La capogruppo Udc: “Il ragazzo ha una visione talebana della politica”. Il consigliere comunale lilybetano: “Non accetto lezioni da chi è stata funzionale al cuffarismo”
Le parole espresse nei giorni scorsi da Daniele Nuccio sulla riunione del centrodestra hanno improvvisamente acceso lo scontro politico in vista della prossima campagna elettorale. Nuccio aveva definito Lega e Fratelli d’Italia “forze reazionarie e pericolose”, chiamando in causa l’onorevole Eleonora Lo Curto, in quanto promotrice del citato incontro. La capogruppo all’Ars dell’Udc ha replicato con un comunicato stampa dai toni molto duri in cui definisce il consigliere comunale Daniele Nuccio “un ragazzo alla ricerca di protagonismo, vittima di una visione limitata e quasi talebana della politica, che gli impedisce di valutare che proprio la sinistra a cui si ispira è la responsabile del disastro non solo della città di Marsala, ma anche della Regione Siciliana che è stata governata da Crocetta, espressione e garante del sistema Montante”. Parole di stima la Lo Curto riserva invece a Nicola Fici “un moderato che si è dissociato ed ha preso le distanze da Alberto Di Girolamo, in tempo utile, diversamente da Nuccio che si è candidato e ne ha sostenuto la scarsa e inadeguata azione di governo, salvo prenderne le distanze quando è risultato fin troppo evidente il fallimento della sinistra”. In quest’ottica, l’esponente dell’Udc invita Fici a “guardare oltre gli schemi” e – implicitamente – a prendere le distanze da Nuccio (“metta a tacere i distruttori di dialogo e faccia avanzare, se vuole guadagnare la stima dei cittadini, valori fondamentali che in questi anni sono mancati come la comprensione e la condivisione”. “La città di Marsala – aggiunge la Lo Curto – ha bisogno di un sindaco capace di essere leader di un progetto di sviluppo che va sostenuto dalle forze politiche che oggi governano la regione, di un uomo libero che sappia interpretare l’esigenza di riscatto sociale di chi è rimasto indietro e che soprattutto non sia ostaggio di chi con arroganza, supponenza e profonda ignoranza pensa che per guardare il mondo basti sbirciare dal buco della serratura della porta di casa”.
Altrettanto dura la controreplica del consigliere Daniele Nuccio: “Al netto del giudizio storico che si puo’ avere della “pasionaria” deputata marsalese, che nel suo percorso ha favorito quanto di più squallido la politica regionale ha espresso negli ultimi trent’anni, posso semplicemente dire di non accettare lezioni di politica o morale da chi è risultata funzionale al “cuffarismo”, ha decisamente preferito l’opportunismo politico e le convenienze elettorali”. Nuccio, poi, ribadisce di ritenere “squallido legittimare quelle forze reazionarie e che speculano sul disagio e le sofferenze della gente, che vivono con profonda insofferenza anche la più elementare dimostrazione di fedeltà ai più alti valori sanciti dalla Costituzione”. Il riferimento, ancora una volta, è a Lega e Fratelli d’Italia, che “non trovano opportuno tagliare il cordone ombelicale che in termini elettorali li lega alle frange più estremiste, a quanti si rifanno al fascismo e quanti alimentano il proprio bacino elettorale soffiando sul fuoco di un pericoloso quanto drammatico ritorno al razzismo”. “L’accattonaggio politico di chi pur di raggiungere il potere è disposto a costruire alleanze talmente eterogenee il quale unico collante risulta essere il trasformismo – conclude Nuccio – ci vedrà decisamente e convintamente dall’altra parte. Marsala ha bisogno di un processo politico di normalizzazione che veda le migliori energie scendere in campo. Un processo di rinnovamento coraggioso che metta ai margini chi ha già dimostrato, col suo personale trascorso, di non essere in grado di poter dare una prospettiva alla nostra comunità”.