Il Ministro Danilo Toninelli alle Infrastruttrure e ai Trasporti del Governo Conte, Danilo Toninelli, ha firmato la delega al Presidente della Regione Siciliana per indire e presiedere la Conferenza dei servizi finalizzata a istituire la continuità territoriale aerea per Trapani e Comiso. A darne notizia è il sottosegretario Michele Dell’Orco.
“La Conferenza dei servizi – spiega Dell’Orco – servirà per individuare, secondo i limiti europei, il contenuto degli oneri di servizio pubblico da imporre sui collegamenti aerei tra gli aeroporti di Trapani e Comiso ed alcuni scali nazionali”.
“Per assicurare i futuri collegamenti onerati con gli aeroporti di Comiso e Trapani – conclude Dell’Orco – il Mit è pronto a impegnare 31,040 milioni di euro, cifra ritenuta sufficiente a coprire i 2/3 degli oneri, in capo allo Stato. Ci aspettiamo che l’Assemblea siciliana faccia ora la sua parte per raggiungere insieme il comune obiettivo di valorizzare i due aeroporti e assicurare a tutta l’isola una piena continuità territoriale”.
Di fatto, si profila dunque un ritorno alle tratte sociale, già sperimentato alcuni anni fa e più volte caldeggiato dal Movimento 5 Stelle come soluzione alle difficoltà degli scali minori dell’isola. Il sistema di continuità territoriale sta per ripartire anche in Sardegna, dove l’inizio è stato fissato per il prossimo 19 aprile e sarà in vigore per tre anni: verranno garantiti alla popolazione sarda collegamenti aerei rispondenti a criteri di continuità, regolarità, tariffazione e capacità, su rotte ritenute essenziali per lo sviluppo economico e sociale della Sardegna. A garantire il servizio sarà Alitalia, che ha presentato le offerte ritenute migliori per collegare gli scali di Olbia, Alghero e Cagliari con Roma Fiumicino e Milano Linate. Anche qui, però, c’è il rischio che la vicenda finisca davanti ai Tribunali: nei giorni scorsi Ryanair ha presentato un esposto alla Presidenza della Repubblica, contestando l’assegnazione delle rotte in esclusiva alla compagnia di bandiera italiana e sollecitando anche la Commissione Europea a vigilare sul caso. Di fatto, l’ennesimo capitolo della lunga guerra che da tempo vede contrapporsi la compagnia irlandese e Alitalia, con inevitabili ricadute sugli aeroporti, l’utenza e l’economia dei territori periferici che maggiormente legano i propri destini a un efficiente sistema di trasporti.