Fine settimana intenso per il Movimento 5 Stelle a Marsala. Domani si terrà, al Monumento ai Mille, la presentazione del libro del senatore Mario Michele Giarrusso “Il voto di scambio politico-mafioso”. Sabato pomeriggio, a Palazzo Fici, è invece in programma un evento a cui parteciperanno diversi portavoce pentastellati eletti alle elezioni dello scorso 4 marzo. Nel frattempo, gli attivisti lilybetani, a partire dal portavoce in Consiglio comunale Aldo Rodriquez, seguono con attenzione quanto sta avvenendo a livello nazionale, senza perdere di vista le dinamiche politiche locali.
Partiamo dalla formazione del nuovo governo: la convince la strategia di Luigi Di Maio?
Condivido pienamente i passaggi che fin qui sono stati seguiti da Luigi Di Maio. Stiamo dimostrando di voler fare di tutto per formare il governo, dialogando con le parti sane del centrodestra e del centrosinistra. Per noi è impossibile fare un governo con Berlusconi, non rientra nel nostro modo di vedere la politica, anche alla luce delle parole dette su di lui dal procuratore Nino Di Matteo. Se Salvini riuscità a staccarsi da Berlusconi, si potrà dialogare a partire da un contratto in cui si delineeranno punti programmatici precisi.
Adesso Mattarella ha dato l’incarico alla forzista Casellati…
Sì, ma dandole mandato di cercare un’intesa tra centrodestra e M5S.
Con Berlusconi…
Sì, infatti non credo che si riuscirà a formare un governo.
Crede che si tornerà presto alle urne?
Sarebbe l’ultima ratio. Non lo vuole nessuno. Ma se non dovessimo essere ascoltati, deciderà l’elettorato. Credo che a destra e sinistra non convenga. Soprattutto il Pd, rischierebbe l’azzeramento.
A proposito del Pd: cosa pensate di quanto sta avvenendo a Marsala?
In Consiglio comunale sono stato abbastanza critico con Federica Meo. All’inizio della consiliatura mi sono ritrovato ospite di una trasmissione televisiva con lei e Giusi Piccione: rappresentavamo tre neo eletti che si stavano affacciando alla politica. Io sono rimasto l’unico consigliere del M5S, lei è diventata capogruppo del Pd, mettendo da parte un dinosauro come Antonio Vinci, che finora è rimasto in silenzio ma presto sarà pronto a dare battaglia. Mi chiedo, però, da chi è stata nominata Federica Meo? C’è qualcosa di strano, che andrebbe approfondito. Sono critico anche nei confronti del sindaco, che è stato assente: avrebbe dovuto spiegare alla città cosa sta succedendo nel suo partito, che tre anni fa aveva 7 consigliere e adesso se ne ritrova solo 3.
Come procede la questione della mozione di sfiducia?
Noi come gruppo stiamo continuando a raccogliere firme tra i cittadini per carpirne il mal contento. Non ho firmato la mozione di Michele Gandolfo e non la firmerò finchè non sarà motivata seriamente. Altrimenti, stavolta lo dico io, sembra mero populismo. Io, ad esempio, avrei inserito tra le motivazioni la mancata costituzione di parte civile del Comune di Marsala in due recenti processi di mafia, riguardanti vicende che hanno mortificato la nostra città.
Parliamo di voi: ci sono attivisti che continuano a fare passi indietro. Nei giorni scorsi uno di loro – Vito Arcangelo Reina – ha inviato una lettera al nostro giornale, spiegando la sua scelta.
Io mi chiedo: ma per ogni cittadino che dichiara di non votare più un partito si fa un articolo? Il meetup è un insieme di cittadini che si scambiano informazioni e fanno sinergia. Sulla vicenda non intendo dare giudizi, cerco di guardare oltre, creando un gruppo che possa guardare avanti. Il 4 marzo abbiamo preso a Marsala più di 21 mila voti, vuol dire che si è lavorato bene. Il resto è poco importante. E’ importante che Piera Aiello sia diventata membro della Commissione Giustizia. Una testimone di giustizia che viene inserita in una Commissione così importante è un argomento che merita risonanza. Sono felice e orgoglioso, assieme ad altri, di aver contribuito a questo risultato.
Cosa vi aspettate adesso da Piera Aiello?
Tanto. Con l’esperienza ventennale che ha, per quello che le è accaduto e per il ruolo di testimone di giustizia che ha ricoperto, credo che darà un apporto notevole. E’ un messaggio forte, che darà un riscontro positivo per il territorio e arriverà a chi di dovere. E’ questa la risposta migliore a chi in campagna elettorale chiedeva cosa potesse dare al territorio Piera Aiello. Fermo restando che nel movimento non esiste l’idea di territorialità, ma prevale l’impegno a portare avanti il programma. Adesso tocca a lei lavorare.
Immaginiamo che sarà coadiuvata da altri…
Sì, ci saranno altri collaboratori che verranno scelti per le loro competenze, soprattutto in materia legislativa.