È un quadro estremamente preoccupante quello che emerge dall’indagine avviata dalla Procura di Trapani sulla società di navigazione Liberty Lines S.p.A., principale operatore dei trasporti marittimi passeggeri tra la Sicilia e gli arcipelaghi delle Eolie, delle Egadi, delle Pelagie, Pantelleria e Ustica. Un’inchiesta che riguarda un patrimonio aziendale stimato in oltre 150 milioni di euro e che vede 48 persone indagate tra amministratori, azionisti e dirigenti. Un’indagine delicata, perché coinvolge un servizio pubblico essenziale per la Sicilia: i collegamenti veloci con le isole minori. Al momento, va precisato, non risultano coinvolti funzionari pubblici. Secondo gli inquirenti, tra il 2021 e il 2022 la società avrebbe occultato decine di avarie, manipolato documentazione tecnica e mantenuto operative le tratte per non perdere i milioni derivanti dalla convenzione con la Regione Siciliana. Dalle intercettazioni emergono descrizioni durissime delle condizioni della flotta: mezzi definiti “vecchi, storti, pieni di lesioni”, tenuti “una chiavica”. Riparazioni eseguite “sul marcio”, aliscafi giudicati “da tagliare” e costretti a navigare “in emergenza”. Giorni fa, l’ennesimo guasto che ha lasciato tutti a terra. Secondo la Procura, non si tratterebbe solo di mezzi inadeguati, ma di una vera e propria direttiva interna che avrebbe imposto di non segnalare le avarie, così da evitare fermi tecnici e la conseguente perdita dei contributi pubblici. Una linea contestata dagli stessi comandanti: “Questa è una porcheria gravissima… poi in galera ci andiamo noi”.
Presa di posizione del Consiglio comunale egadino
In questo contesto già allarmante si inserisce la presa di posizione durissima del Consiglio comunale delle Isole Egadi. La presidente del Consiglio, Giusi Montoleone, insieme all’intera assise, ha espresso profonda preoccupazione per le criticità nei trasporti marittimi da e per l’arcipelago, operate proprio da Liberty Lines. Particolarmente grave, secondo il Consiglio comunale, l’interruzione del servizio di collegamento tramite unità veloci verificatasi nei giorni 11 e 12 dicembre 2025 a causa di avarie dei mezzi. Un disservizio ritenuto “del tutto inaccettabile” per un territorio collegato alla terraferma esclusivamente tramite un servizio pubblico marittimo autorizzato dalla Regione Siciliana.
“Siamo al collasso”
“Non possiamo tollerare – si legge nella nota – che la popolazione residente, i pendolari, le attività economiche e soprattutto gli studenti subiscano tali disagi a causa di ripetute avarie dei mezzi veloci”. Ancora più grave, secondo l’amministrazione, l’assenza di un mezzo sostitutivo, che ha di fatto isolato le isole anche in condizioni meteo-marine non proibitive. “Siamo al collasso – denuncia il Consiglio comunale –. Le nostre isole non possono permettersi di essere isolate per carenze strutturali dei mezzi”. Da qui la richiesta di un sistema di gestione che garantisca realmente la continuità territoriale, con interventi immediati e strutturali: sostituzioni in regime di somma urgenza oggi, ma che diventino ordinarie domani, per tutelare l’incolumità dei passeggeri e la vivibilità del territorio.
Chiesto urgente incontro con il Dipartimento Infrastrutture
In gioco, sottolinea l’assise, ci sono diritti fondamentali: il diritto allo studio, alla salute, alla mobilità e alla continuità territoriale. Una situazione resa ancora più delicata dall’inchiesta giudiziaria in corso. “Pur essendo garantisti e fiduciosi nel lavoro della Magistratura – precisa la presidente Montoleone – siamo preoccupati per le ricadute operative sull’intero territorio egadino”, già penalizzato negli anni da una riduzione delle corse, da orari invernali insufficienti, dall’assenza di programmazione e di servizi di mezza stagione, nonostante la vocazione turistica dell’arcipelago e i tentativi di destagionalizzazione. Per questo motivo, la presidente del Consiglio comunale, in sinergia con l’Amministrazione comunale che sta monitorando costantemente l’evoluzione della situazione, ha inviato una nota alla prefetta di Trapani, Daniela Lupo, chiedendo un incontro istituzionale alla presenza anche del dirigente generale del Dipartimento regionale delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti e dei commissari incaricati. Il Consiglio comunale delle Egadi si dice inoltre pronto a intraprendere ogni iniziativa di confronto con l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Aricò, per garantire il diritto alla continuità territoriale dei residenti e il necessario supporto all’economia locale.