A “Il mare colore dei libri” Lilibeo ieri e oggi raccontata da Caruso-Griffo. VIDEO

redazione

A “Il mare colore dei libri” Lilibeo ieri e oggi raccontata da Caruso-Griffo. VIDEO

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lunedì 13 Ottobre 2025 - 13:41

La due giorni dedicata al Festival dell’Editoria con “Il mare colore dei libri” ospitato all’interno del Parco Archeologico, è stato altresì il luogo giusto per fare un focus sui beni culturali e naturali in Città con una delle voci più autorevoli del territorio, l’ex direttore del Parco e già soprintendente dei beni culturali e ambientali di Trapani, l’architetto Enrico Caruso che ha presentato il volume “Lilibeo e il mare – il Museo Archeologico regionale di Marsala” curato con Maria Grazia Griffo. Un risultato corale che coinvolto gratuitamente una trentina di professionisti dei beni culturali e e che rappresenta un punto di arrivo e conoscenza di Lilibeo, la nascita del Baglio Anselmi, noto come museo della nave punica. “Lilibeo era la città più importante storicamente assieme a Siracusa” afferma Caruso.

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“Il sottosuolo lilybetano è generosissimo, chi non è generosi è il marsalese di oggi che punta a far sparire quello che è nascosto sottoterra, perchè le costruzioni nel tempo sono state fatte senza nessuna attenzione a quella che era l’antichità e l’essenza primaria della città che è stata cancellata. Anni fa alla Salinella abbiamo trovato buttata via tra le macerie una delle più importanti edicole antiche di cui non conosciamo la provenienza, furono trovate a casa di un cittadino marsalese 12 edicole alla fine dell’800 e non ha voluto dire dove le ha trovate. Questo vuol dire che questa città può dare ancora molto – afferma Caruso -. In questo museo, che ho diretto anni fa, siamo passati da circa 600 passati a 1.200 e oggi a 1.900 nel giro di 10 anni grazie a lavori di restauro nel 2015, abbiamo ancora interi magazzini da studiare ma ci vogliono fondi e pensare anche ad un ampliamento del museo come il baglio Tumbarello. Ma l’intenzione è passare da 1.500 metri a oltre 2.500mila metri quadrati“.

Con l’istituzione del Parco Lilibeo ci sarà un grande cambiamento: “Questo parco faceva parte della Soprintendenza, assieme ad altri parchi e aree, un patrimonio così di 2-3 persone non poteva mai essere evidenziato, studiato. Il bilancio dell’ente Parco oggi esiste ma è minimale, dipende dalla vendita di biglietti ma Marsala non ha la stessa vendita di biglietti di Segesta, Selinunte, agrigento o Taormina… e il discorso cambia. Perchè il parco con più soldi farebbe di più. Mi auguro che le persone più colte di questa città sono progetti da finanziare con finanziamenti volontari, con il co-found. ma ci vuole che la città interagisca anche con pochi soldi, quelli che può. Con più fondi si potrebbero recuperare i bagli, le nuove sale espositive, perchè è un museo con 5 navi, una cosa unica nel Mediterraneo. Quando arrivò la nave romana grazie a Sebastiano Tusa, io telefonai al sindaco di Trapani perchè credevo che doveva essere coinvolto nella presentazione, ma non mi ascoltò, forse perchè non capì che la mia proposta andava oltre la localizzazione marsalese, anzi cercavo di andare oltre”.

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