Era il 17 gennaio di quest’anno quando l’Amministrazione comunale di Marsala, con tanto di toni trionfalistici, annunciava la riqualificazione dell’area attorno al Monumento ai Mille. Un investimento da 500 mila euro – finanziato dal Ministero della Transizione ecologica – affidato all’impresa Voti Group srl, con appalto coordinato dal settore Lavori Pubblici del Comune. Un progetto ambizioso, si diceva, destinato a trasformare quella parte della città in un hub turistico, un biglietto da visita per i visitatori diretti al cuore storico di Marsala. E parlare oggi di hub turistico a Marsala.
“La piazza… assumerà la funzione di hub turistico che accoglie i visitatori e immette nel cuore della città”, dichiarava il sindaco Massimo Grillo. Parole solenni, accompagnate dalla promessa di una nuova “Rosa dei Venti” marmorea, simbolo di bellezza e connessione con il mare e la storia garibaldina. Previste anche due aree verdi, pergolati, fontane a sfioro e accorgimenti climatici per affrontare le alte temperature. Sulla carta, tutto perfetto. Ma basta affacciarsi oltre le recinzioni di cantiere per rendersi conto di una realtà ben diversa: lavori apparentemente fermi, nessun operatore all’opera. E le domande si moltiplicano: dov’è finito l’entusiasmo di gennaio? Perché, a distanza di mesi, non si conosce ancora una data di conclusione del cantiere? E soprattutto: a cosa serve un hub turistico se lo si costruisce su un terreno di incuria e disattenzione?
Il timore è che ci si trovi di fronte all’ennesima incompiuta, l’ennesimo progetto che parte con fanfare e promesse e finisce nel dimenticatoio tra vincoli burocratici, forniture assenti e temperature estive che, da sole, sembrano giustificare l’assenza di operai. Del resto, a Marsala i cittadini non sono nuovi a questo tipo di copione. Basti guardare alla vicina Piazza Mameli, anch’essa oggetto di un restyling annunciato e ancora in fase di “work in progress”. Intanto, il Monumento ai Mille – inaugurato nel 2016 con l’ambizione di rendere omaggio a un momento cruciale della storia italiana – giace trascurato, sporco, dimenticato. In attesa di cure che, a oggi, appaiono più simboliche che reali. Marsala merita di meglio. Merita cantieri che aprono e si chiudono nei tempi promessi, spazi pubblici curati e rispettati, monumenti che raccontino la storia senza doverla seppellire sotto l’indifferenza e la cattiva amministrazione. E allora la domanda, tanto semplice quanto urgente, resta sospesa nell’aria: cosa sta accadendo all’area del Monumento ai Mille? Sperando, davvero, che non diventi solo l’ennesima incompiuta di un’incompiuta.