Incendio Buseto, il sindaco: “Nell’anniversario di morte di mio padre nel rogo del ’79”

redazione

Incendio Buseto, il sindaco: “Nell’anniversario di morte di mio padre nel rogo del ’79”

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lunedì 14 Luglio 2025 - 07:21

Oggi il Bosco di Scorace, uno degli ultimi veri polmoni verdi della provincia di Trapani, stava per essere aggredito dalle fiamme. Un incendio che non ha nulla di casuale, ma che porta la firma codarda e criminale di chi appicca il fuoco con dolo e disprezzo verso la natura, verso il prossimo, verso la vita stessa“. Non usa mezzi termini il sindaco di Buseto Palizzolo Francesco Poma che continua: “A questi individui, che non meritano altro che essere chiamati criminali, diciamo basta. Avete messo in pericolo un patrimonio naturale che appartiene a tutti. Ma non solo: avete messo in pericolo vite umane. Quelle di chi combatte in prima linea per spegnere il fuoco. Donne e uomini che con coraggio, professionalità e spirito di servizio lottano per proteggere ciò che voi, vigliaccamente, tentate di distruggere. A nome dell’intera comunità, rivolgo un grazie commosso e sincero al Corpo Forestale di Trapani, al Corpo dei Vigili del Fuoco, all’associazione S.O.S. Valderice, e a tutti coloro che hanno rischiato in prima persona per salvare il nostro bosco. Siete un esempio di dignità, sacrificio e amore per il territorio. Ma oggi, da cittadino, da sindaco e soprattutto da figlio, sento il dovere di alzare la voce con forza”.

A Castellammare il monumento dedicato alla memoria di Fortunato Catalano, Andrea Zichichi, Salvatore Guitta e Mario Poma

L’incendio prima ieri intorno alle 13 (che sembrava ormai domato) poi la sera verso le 22, ha lambito anche le valli segestane che proprio nell’estate del 2023 ha vissuto una tragica distruzione causata da un incendio che stava per mettere a repentaglio anche il Tempio antico. Poma inoltre, racconta una drammatica vicenda di vita personale che lo lega al tragico tema degli incendi devastanti in Provincia di Trapani: “Proprio ieri ricorreva l’anniversario della morte di mio padre, operaio forestale, che insieme ad altri tre colleghi ha perso la vita il 12 luglio 1979 durante lo spegnimento di un incendio a Monte Inici. Avevo solo quattro anni. Non ho avuto il tempo di conoscerlo. Come me, altri tre bambini sono cresciuti senza un padre, strappati via da un gesto folle e irresponsabile. Chi appicca un incendio, uccide. Uccide la natura, uccide la speranza, uccide le persone. E prima o poi, il fuoco che oggi alimentate potrebbe travolgere anche chi vi è vicino.Pensateci, se vi è rimasto un briciolo di coscienza. A voi, criminali senza volto e senza scrupoli, dico questo: la nostra comunità non ha paura di voi. Difenderemo i nostri boschi, i nostri paesaggi, la nostra storia e soprattutto la vita umana con ogni mezzo possibile, con ogni energia disponibile, con ogni voce che vorrà unirsi a questo grido di giustizia. Chi ama la propria terra non la brucia. La protegge. La onora. La tramanda” è il monito di Poma.

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