Un uomo, un kayak e un obiettivo: esplorare e documentare lo stato di salute delle coste siciliane, raccogliendo plastica e rifiuti galleggianti lungo un periplo completo dell’isola. Si chiama “Periplum Plastic Cleaning Kayak Challenge” l’impresa che ha preso il via il 5 luglio dal porticciolo del CNR IAS di Torretta Granitola. A compierla è Carlo Melloni, classe 1983, chirurgo plastico siciliano che ha scelto di mettere in pausa la sala operatoria per dedicarsi a un viaggio di denuncia e amore per il mare: un periplo completo della Sicilia in kayak, in totale solitaria, raccogliendo plastica lungo le coste. Il progetto Periplum – nome evocativo, che richiama il periplo delle antiche navigazioni – nasce da un’urgenza interiore. Poco prima della partenza, Carlo non nasconde l’emozione: “Questa non è una vacanza. È un viaggio dentro di me, un modo per restituire qualcosa alla natura, che mi ha dato tanto. Vado da solo, ma non mi sento solo. Porto con me un’idea, e tante persone che mi sostengono”. Dietro il sorriso pacato ecco l’energia di chi ha preparato tutto con cura quasi maniacale: l’equipaggiamento, le mappe, le tappe, l’organizzazione logistica a terra. Ma anche il desiderio di mettersi alla prova in modo radicale. “Sarà dura – confessa Melloni – il mare non è prevedibile, e il mio mezzo non è fatto per la velocità o il comfort. Ma ogni pezzo di plastica raccolto sarà un segno. Un gesto piccolo, concreto, che spero possa ispirare altri a fare lo stesso”.
Il kayak – lungo poco più di tre metri, spinto da pagaia e pedali – è stato attrezzato con stabilizzatori, batterie, videocamere, un motore elettrico ausiliario e soprattutto una rete per raccogliere plastica. Ogni tappa si concluderà con la consegna dei rifiuti raccolti, una breve sosta e – quando possibile – una doccia, una cena calda, qualche ora di riposo. Spesso in tenda, talvolta ospitato da volontari lungo la costa. “Ho chiesto accoglienza con umiltà – dice Carlo – perché questo viaggio non vuole essere eroico, ma comunitario. C’è bisogno di tutti, anche solo per un trasporto, una bottiglia d’acqua o un sorriso”. Il Periplum coinvolge infatti decine di partner: Rotary e Lions Club, la Lega Navale Italiana, il CNR IAS di Torretta Granitola, enti locali, circoli nautici, privati cittadini. Un grande abbraccio collettivo che accompagnerà il percorso lungo le coste di Agrigento, Siracusa, Messina, Palermo e Trapani. Ventuno le tappe previste, meteo e imprevisti permettendo.


Dalla Riserva di Torre Salsa a Siracusa, da Giardini Naxos a Capo d’Orlando, fino a Castellammare e poi il ritorno a ovest, chiudendo l’anello a Mazara del Vallo. Un periplo autentico, che esclude solo tratti troppo pericolosi o impervi. “Il mare ci parla, ma non sempre vogliamo ascoltarlo – riflette Melloni –. Le coste siciliane sono un paradiso, ma troppe volte le trattiamo come discariche. Il mio sogno è che un giorno, chiunque navighi qui, trovi solo bellezza, e non plastica”. E non è solo idealismo. I dati raccolti – video, immagini, tracciamenti GPS, informazioni sulle correnti e sul tipo di rifiuti rinvenuti – saranno condivisi con enti scientifici e serviranno per costruire un documentario finale. “Ma il primo effetto lo voglio vedere negli occhi delle persone. Nei bambini che mi vedranno arrivare con il kayak carico di bottiglie, nelle famiglie che sceglieranno di cambiare una piccola abitudine”. Qualcosa di antico e insieme visionario in questa sfida. Una dimensione quasi epica, ma senza retorica. Solo un uomo, il mare e un’idea semplice: fare la propria parte. Con fatica, dedizione e soprattutto amore.