Emozione, commozione e soprattutto tanta partecipazione. Si è tenuta sabato 10 maggio l’inaugurazione di Borgo Blu, luogo speciale, pensato per accogliere, formare e accompagnare bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico, nato nella frazione di Borgata Costiera. Il frutto dell’impegno e dell’amore di due genitori, Pietro Titone e Valeria Ribisi, che hanno deciso di trasformare la paura per il futuro della figlia Sofia in un progetto concreto per l’intera comunità. Nel 2023, la coppia ha acquistato un ex albergo, ristrutturandolo a proprie spese. Dove prima c’erano stanze per i turisti, oggi sorgono laboratori, una cucina professionale e un ampio spazio esterno destinato all’agricoltura. L’obiettivo è offrire ai ragazzi non solo uno spazio di socializzazione, ma un vero percorso di crescita orientato all’autonomia, attraverso attività pratiche e formazione professionale.
“Una realtà che nasce da un’esigenza – spiega commosso Pietro Titone –e dalla carenza dei servizi pubblici per chi ha dei figli autistici. Offriremo piani terapeutici adeguati per i più piccoli e lavoreremo anche con gli adolescenti, spesso messi da parte. Faremo formazione anche per quelli più grandi, per un inserimento nel mondo lavorativo. Pensiamo però di fare anche delle attività nostre: il pubblico finora non c’è stato, tutto è stato a spese nostre, con il sudore mio e della mia famiglia. Non è un semplice investimento, ma un’esigenza per arrivare a questo famoso dopo di noi”. E già, perché l’incognita più grande per le famiglie che si ritrovano ad affrontare una sfida di questo tipo è proprio il non sapere cosa accadrà quando questi ragazzi non avranno più i punti di riferimento familiari… “Dobbiamo creare tutte le condizioni affinché i nostri ragazzi abbiano più autonomia e soprattutto più dignità possibile perché i servizi a oggi sono carenti. La prima attività che faremo in estate sarà il campo estivo, sembra una cosa banale ma non lo è. Da papà di una bambina autistica, spesso mi sento dire ‘siamo pieni’ o ‘non abbiamo gli operatori adatti’. Ci vuole solo un po’ di cuore, un po’ di voglia. Noi comunque avremo un personale che lavorerà nei settori di cucina, agricolo e comportamentale e inizieremo questo percorso. Abbiamo terapisti comportamentali, analisti, psicologi e una serie di ASACOM, le figure che lavorano a scuola con questi ragazzi. Ospiteremo una media di 40 ragazzi, tra adulti e bimbi, con attività dedicate”.
Con la speranza che la politica non abbia fatto soltanto da comparsa nel giorno dell’inaugurazione: “A oggi non ci sono impegni presi dalla politica. Stiamo cominciando un percorso di dialogo con la Regione e con il Comune. Sono fiducioso, intanto c’è l’apertura di un dialogo. L’assessore regionale si è messa a disposizione per darci delle indicazioni, io però cercherò di rendere quest’azienda autosostenibile. Ma per pensare in gande – conclude Titone – sarebbe ancora più bello la condivisione con le istituzioni pubbliche”. “Borgo Blu” è diventato da subito un punto di riferimento per decine di famiglie della provincia di Trapani. Ad oggi, sono già oltre 40 quelle riunite nell’associazione “Noi oltre il blu”, nata attorno al progetto. La struttura punta ad affiancare il percorso scolastico con esperienze formative che preparino i ragazzi a una vita adulta più indipendente, fatta di mestieri, relazioni e comunità. Il centro è stato inaugurato alla presenza di autorità locali e regionali, come l’assessore regionale alla Famiglia, Nuccia Albano: “Un’iniziativa veramente encomiabile, frutto della buona volontà, dell’amore dei privati. Una realtà bellissima dove persone affette da disabilità possono trovare il loro spazio. Noi istituzioni ci siamo, saremo ben felici di poter partecipare anche successivamente perché questa struttura possa andare avanti e si possa anche ingrandire per offrire servizi a persone meno fortunate. Non dobbiamo lasciare indietro nessuno, serve un’inclusione sociale, la Sanità e la Scuola da sole non bastano. Servono attività ludiche e qualcosa che li prepari ad attività lavorative, perché anche questi ragazzi hanno le loro potenzialità”.
Dopo la benedizione di Monsignor Rallo, il taglio del nastro alla presenza del sindaco Salvatore Quinci. “Una giornata speciale – spiega il primo cittadino – c’era tanta allegria e tanta commozione per quest’iniziativa. Complimenti alla famiglia Titone che invece di stare ferma e aspettare lamentandosi che altri, incluse le istituzioni, facessero qualcosa, si è sbracciata e ha deciso di diventare protagonista del proprio destino, realizzando questa meravigliosa struttura, che avrà un gran successo. Lo si percepisce dall’entusiasmo e dalla grande partecipazione”. Adesso si attende che anche le istituzioni facciano la propria parte: “L’Amministrazione comunale ha un impegno in più, che non è un obbligo, ma un impegno fatto di entusiasmo e determinazione, contagiato dalla famiglia Titone, ovvero quello di accompagnare la cooperativa che gestirà questa struttura. Arrivare a immaginare il futuro di questi ragazzi quando non avranno più papà e mamma o altri familiari e quindi – conclude Quinci – avviare un percorso di autonomia è davvero una sfida epocale per questa comunità e per la nostra città”. E a ribadire e riassumere perfettamente tutta l’emozione di una giornata intensa è stato Adriano, un ragazzo autistico che si è definito “nervoso ed emozionato per questa nuova avventura. Siamo autistici o tipici, ma non importa. L’unica cosa che conta è che qui siamo tutti uguali, collaboriamo e faremo tante attività, come l’orto, la zooterapia, il club di lettura e scrittura che sto per fondare, ma soprattutto gli scout con la pineta e il centro estivo”. Anche i ragazzi, insomma, hanno le idee chiare su quello che sarà. E già non vedono l’ora di potersi veramente mettere in gioco, senza pregiudizi o preconcetti.