Un attentato mafioso sconvolge per sempre le vite di chi ne è coinvolto. È il 2 aprile 1985 a Pizzolungo, in provincia di Trapani, quando un’autobomba destinata al giudice Carlo Palermo esplode, uccidendo Barbara Rizzo Asta e i suoi due figli gemelli di sei anni, Giuseppe e Salvatore. Sopravvive la figlia maggiore, Margherita, che per un caso fortuito quel giorno non è in macchina con la madre e i fratelli. Da quel momento, la sua vita sarà profondamente segnata da quella tragica mattina. Questa vicenda straziante è al centro del film per la televisione “Un Futuro Aprile“, una coproduzione Rai Fiction ed Elysia Film, diretta da Graziano Diana. Le riprese, iniziate da pochi giorni, si protrarranno per quattro settimane tra Trapani e Pizzolungo, i luoghi simbolo della storia. “Il libro scritto da Margherita Asta con la giornalista Michela Gargiulo mi ha colpito nel profondo“, afferma il regista. “Il racconto del suo cammino di sopravvissuta, intrecciato a quello del giudice Carlo Palermo, rappresenta un viaggio commovente attraverso il dolore, fino alla riscoperta di un senso più profondo della vita. Due anime che, segnate da una tragedia comune, riescono a ritrovarsi e a sostenersi”.
Nel cast, Francesco Montanari interpreta il giudice Carlo Palermo, mentre Ludovica Ciaschetti veste i panni di Margherita Asta. Accanto a loro, anche Peppino Mazzotta, Anna Ferruzzo, Denise Sardisco e Federica De Cola. La sceneggiatura è firmata da Graziano Diana, Stefano Marcocci e Domenico Tomassetti, con il contributo di Fabrizio Coniglio.
Quel giorno di primavera del 1985, Barbara Rizzo viaggiava con i suoi bambini verso la scuola, ignara che la sua auto sarebbe diventata un tragico scudo umano, intercettando l’ordigno destinato al magistrato. Carlo Palermo rimane fisicamente illeso, ma viene devastato psicologicamente dal senso di colpa. Solo anni dopo, il suo incontro con Margherita darà inizio a un percorso condiviso di guarigione e impegno. Oggi Margherita Asta è una voce attiva nella promozione della legalità e della memoria, portando la sua testimonianza nelle scuole di tutta Italia.