Il Museo Archeologico di Marsala ospiterà il XVIII Dialogo EuroMediterraneo sulla Rotta dei Fenici, confronto internazionale tra esperti, istituzioni e stakeholder per discutere di turismo rigenerativo, progetti sul territorio, cooperazione culturale nel Mediterraneo, patrocinato dall’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana, che si terrà il 21 e 22 marzo. “La prima edizione del Dialogo EuroMediterraneo si tenne nel 2006 proprio a Marsala: ritorniamo con iniziative di rilievo e la prospettiva di nuove e prestigiose collaborazioni – dichiara il direttore Antonio Barone –. La Rotta dei Fenici, come chiedono il Consiglio d’Europa e il Parlamento Europeo, gioca un importante ruolo nella valorizzazione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, e sul turismo culturale rigenerativo, grazie alla collaborazione degli oltre cento enti istituzionali associati e partner, dal Libano al Portogallo fino al Mar Nero. Si attiva un circuito virtuoso di strategie e programmi innovativi”.
Al suo interno, la conferenza “Il futuro della cooperazione culturale per un Mediterraneo polifonico e un dialogo tra pari e diversi”, organizzata in collaborazione con il COPPEM (Comitato Permanente per la Cooperazione Euro-Mediterranea delle autorità locali e regionali). “Stiamo vivendo un momento cruciale e l’urgenza di rafforzare la cooperazione euromediterranea è più evidente che mai, in un contesto storico segnato da fragilità e tensioni – ha detto Francesco Sammaritano, segretario Generale del COPPEM –. Ricerca e sviluppo, tutela della memoria storica, scambi culturali ed educativi, valorizzazione delle arti e promozione di un turismo sostenibile sono strumenti essenziali per costruire un Mediterraneo più resiliente e consapevole”.
La due giorni si aprirà venerdì 21 marzo con l’assemblea generale internazionale dei soci della Rotta dei Fenici, tra i più longevo tra gli itinerari culturali del Consiglio d’Europa; nato nel 2003, promuove la valorizzazione del patrimonio storico, archeologico e culturale delle civiltà mediterranee lungo le antiche rotte marittime e commerciali dei Fenici, connettendo siti archeologici, città storiche e comunità locali in un dialogo interculturale continuo. A seguire si apriranno workshop su progetti innovativi legati al turismo culturale e alla promozione del patrimonio mediterraneo: tra gli altri, U-MAR con la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana per la valorizzazione degli itinerari archeologici subacquei; i progetti SMARTIES for SMEs e I-Demo, MEDRoutes sugli eco itinerari locali nelle Cultural Routes, Next Routes, ecc.
Sabato 22 marzo dalle 9, è in programma il workshop “Climate Change. Impatti dei cambiamenti climatici sul turismo e la cultura. Riflessioni per il futuro”: esperti internazionali – tra i quali il climatologo Luca Mercalli da remoto – si confronteranno sugli effetti dei cambiamenti climatici sulle rotte turistiche; alle 10.30 si aprirà la conferenza “Il futuro della cooperazione culturale per un Mediterraneo polifonico e un dialogo tra pari e diversi”, a cui parteciperanno figure istituzionali e accademiche di Paesi del Mediterraneo tra gli altri, Enas Mekkawy, a capo della Missione della Lega Araba in Italia, l’europarlamentare Leoluca Orlando, Eman Negm, primo sottosegretario di Stato della Repubblica Araba d’Egitto, Mustafa Aydin, presidente dell’Università Aydin di Istanbul, Francesca Corrao, presidente della Fondazione Orestiadi; alle 16, l’ultimo panel su “Turismo rigenerativo ed esperienziale: scenari e prospettive per le nuove figure professionali nel turismo e nella cultura“, in collaborazione con FIPTES – Federazione italiana professionisti del Trekkincittà e del turismo esperienziale.