Crisi idrica, sanità e alleanze politiche: l’affondo di Cristina Ciminnisi

Carmela Barbara

Crisi idrica, sanità e alleanze politiche: l’affondo di Cristina Ciminnisi

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venerdì 21 Marzo 2025 - 06:27

Gestione delle risorse idriche, emergenza sanitaria, crisi idrica e strategie politiche per il futuro: Cristina Ciminnisi, deputata regionale del Movimento 5 Stelle, non usa mezzi termini per denunciare le inefficienze del Governo Schifani. In questa intervista affronta i temi più caldi della politica siciliana, tra sprechi d’acqua, sanità in affanno e il futuro della coalizione progressista.

Diga Trinità e spreco d’acqua – Ha denunciato la gestione inefficiente della Diga Trinità. Quali soluzioni propone per evitare futuri sprechi?

La vicenda della Diga Trinità è esemplificativa della politica di gestione delle risorse idriche in Sicilia. Il recente stop allo spreco d’acqua dalla Diga Trinità, dopo settimane di inutile deflusso in mare, è di fatto un’ammissione tardiva e imbarazzante dell’incapacità gestionale della Regione Siciliana. Migliaia di metri cubi d’acqua sono stati dispersi in modo irresponsabile, in un periodo in cui la Sicilia affronta una crisi idrica senza precedenti. La Regione Siciliana, e il Governo Schifani in particolare, sono stati inattivi nei controlli e nella gestione della Diga Trinità, così come delle altre dighe siciliane che oggi operano per la gran parte con limitazioni di invaso rispetto ai volumi autorizzati. Alla luce di questa nuova perizia, sembra che non ci sarebbe stato alcun bisogno di sprecare una risorsa così preziosa: un vero tradimento verso gli agricoltori trapanesi, che da anni subiscono razionamenti e carenze idriche. Oggi è legittimo chiedersi perché non si sia intervenuti prima. Perché sono state ignorate le richieste di interventi urgenti sulla Diga Trinità? Perché non si rendono ordinarie, periodiche e approfondite le perizie su tutte le dighe siciliane? Io stessa ho richiesto, proprio qualche giorno fa, che anche la Commissione UE dell’ARS facesse il punto su interventi e crono-programmi dei finanziamenti PNRR ed europei per le dighe. Abbiamo scoperto che non un solo centesimo è programmato sulla Diga Trinità. Ho chiesto all’Ufficio Dighe ministeriale la copia di tutti i provvedimenti di limitazione adottati sulle dighe gestite dalla Regione, perché indagare sulle ragioni che li hanno determinati significa avere contezza dei volumi e della disponibilità reale di acqua. Vogliamo vederci chiaro: il Parlamento è stato esautorato da ogni forma di controllo sull’operato del Governo. Tanto che della vicenda dell’invaso Trinità, e della richiesta di portare la quota a 62 metri (comunque insufficiente), abbiamo appreso notizie solo dalla stampa o per vie non ufficiali”.

Sanità e ASP Trapani – Ha chiesto le dimissioni del direttore dell’ASP di Trapani per gravi inefficienze. Quali interventi urgenti servono per migliorare i servizi sanitari?

Vorrei fosse chiaro un aspetto: nulla di personale contro Ferdinando Croce. La richiesta di dimissioni da Direttore Generale dell’ASP di Trapani è la conseguenza politica di quanto accaduto. Croce è stato indicato dal Governo Schifani, e la sua gestione dell’ASP non è solo un fatto tecnico, ma la diretta espressione della politica sanitaria del centrodestra in Sicilia. La situazione all’ASP di Trapani ha raggiunto livelli di gravità inaccettabili, al punto da mettere a rischio la salute dei cittadini. Più di 3.000 campioni in attesa di refertazione non rappresentano semplici statistiche, ma vite umane lasciate in balia della negligenza. In pochi giorni, questo arretrato è stato smaltito con un piano straordinario, dal quale è emerso che circa 150 pazienti, dopo mesi, hanno ricevuto esiti diagnostici di gravi patologie. Chi riveste un ruolo apicale in un’azienda sanitaria assume onori e oneri di ciò che avviene sotto la sua direzione. Così come la politica, che ha spartito le direzioni secondo logiche meramente partitiche, ora deve assumersi la responsabilità delle scelte fatte. Per mesi il centrodestra ha litigato sulle nomine della sanità, mentre i malati trapanesi attendevano i risultati di analisi che avrebbero consentito loro di curarsi per tempo. La salute pubblica non può più essere sacrificata sull’altare dei giochi di potere della politica. Mentre i referti si accumulavano, la gestione dell’ASP è stata caratterizzata da ritardi cronici, inefficienze e mancanza di controlli. I problemi erano noti da mesi, ma si è dovuto attendere che la denuncia di una paziente spostasse il caso sui giornali per cercare una soluzione. Ora il sistema politico scarica la responsabilità sui medici, mentre attorno a Croce Fratelli d’Italia fa quadrato, nel silenzio ipocrita degli altri partiti di centrodestra. Una vergogna che non salva nessuno”.

Dissalatori e crisi idrica – Ha sollecitato chiarezza sui tempi di attivazione dei dissalatori in Sicilia. Ritiene siano una soluzione efficace alla crisi idrica?

Sui dissalatori il presidente Schifani ha fatto solo propaganda. Non è andato oltre le promesse vuote e le dichiarazioni sconnesse dalla realtà. L’annuncio di altri due dissalatori mobili per Palermo, oltre a quelli già promessi per Trapani, Gela e Porto Empedocle, fa a pugni con la situazione reale. Nella sola provincia di Trapani l’acqua potabile è già razionata in diversi Comuni a causa dei volumi insufficienti della Diga Garcia, che garantisce l’approvvigionamento all’acquedotto di Montescuro Ovest. Sbandierare i dissalatori come soluzione alla crisi idrica dell’isola è risibile. Al di là della portata davvero irrisoria, di fatto non si sa neppure quando inizierà il breve periodo, né quando si passerà al lungo periodo. Tradotto: non si sa se i dissalatori serviranno per affrontare l’estate 2025 o se dobbiamo prepararci a un’altra stagione di bidoni e autobotti. Sentire il Presidente Schifani snocciolare interventi milionari in diretta social, mentre la realtà quotidiana per i siciliani è tutt’altra, è intollerabile. Dichiarare poi che rientrano in una strategia di contrasto ai cambiamenti climatici fa sorridere, perché dimostra di non conoscere neppure gli impatti ambientali che i processi di desalinizzazione comportano”.

Elezioni provinciali e alleanze – Il M5S è alleato con PD e AVS per le elezioni provinciali. Quali sono gli obiettivi principali di questa coalizione?

È uno scenario in divenire e, al di là del voto di aprile, la costruzione di una coalizione progressista che lavori su una piattaforma programmatica chiara rimane un’operazione politica complessa. C’è però un’area politica ben precisa, che accoglie anche sindaci e consiglieri comunali civici, che negli enti intermedi non intende lasciare spazio al centrodestra che governa la Regione Siciliana. Queste elezioni di secondo livello sono un esperimento per tutti, e ci si sta confrontando provincia per provincia con le altre forze del fronte progressista per capire dove sia possibile un percorso condiviso. Del resto, ho la sensazione che neppure il centrodestra abbia una bussola verso cui orientare le proprie strategie elettorali”.

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