Anche in Sicilia si andrà al voto per le amministrative nelle stesse date delle elezioni nazionali: domenica 25 e lunedì 26 maggio, con eventuali ballottaggi previsti per l’8 giugno e il 9 giugno (nel week end in cui si voterà pure per i referendum). Le date sono state fissate con deliberazione della giunta regionale questa mattina, su proposta dell’assessore alle Autonomie locali e alla funzione pubblica, Andrea Messina.
Si tratta di una tornata elettorale straordinaria, in quanto i Comuni chiamati a rinnovare sindaco e consiglio – in totale nove – sono tutti commissariati. Due sono stati sciolti per infiltrazioni della criminalità organizzata e sono attualmente retti da una commissione di nomina prefettizia (Palagonia e Castiglione di Sicilia, entrambi in provincia di Catania). Le altre sette amministrazioni sono rette da commissari straordinari di nomina regionale: Montemaggiore Belsito e Prizzi nel palermitano; Solarino, nel siracusano; Realmonte, in provincia di Agrigento; Raddusa e Tremestieri Etneo, in provincia di Catania e Favignana, nel trapanese. Nell’arcipelago delle Egadi, com’è noto, si voterà in seguito alla mozione di sfiducia con cui il Consiglio comunale ha posto fine anticipatamente all’esperienza amministrativa del sindaco Francesco Forgione, che era stato eletto il 4 ottobre del 2020.
Gli altri Comuni in cui si votò nell’autunno del 2020 (tra cui Marsala) torneranno alle urne nella primavera del 2026, in seguito alla circolare dell’assessore Messina, volta a riallineare queste amministrazioni alla “finestra” ordinaria che cinque anni fa aveva subito uno spostamento temporale a causa dell’emergenza epidemiologica dovuta alla pandemia da Covid-19.
«Il ritorno al voto nei Comuni commissariati – dichiara l’assessore Andrea Messina – è un passaggio essenziale per garantire ai cittadini il diritto di essere rappresentati da amministrazioni democraticamente elette. Con queste elezioni si chiude una fase straordinaria e si restituisce piena autonomia agli enti locali, elemento fondamentale per lo sviluppo e la stabilità dei territori. Il governo regionale conferma il proprio impegno nel supportare i comuni in questo percorso, affinché possano tornare a operare con amministrazioni legittimate dal voto popolare. Invito tutti i cittadini a partecipare attivamente a questo momento cruciale per la vita democratica delle loro comunità».
Dopo la delibera della giunta di oggi, sarà un successivo decreto dell’assessore alle Autonomie locali a indire i comizi elettorali, tenendo conto, se necessario, anche di altri eventuali Comuni che potrebbero essere chiamati al voto, ad esempio, per dimissioni del sindaco o in altri casi previsti dalla normativa elettorale.
Sociale