Ferdinando Croce, 41 anni, messinese, avvocato amministrativista e ricercatore universitario, è il direttore generale dell’ASP di Trapani dal febbraio 2024. Nominato dall’assessore regionale alla salute Giovanna Volo, Croce ha un’esperienza consolidata nella gestione amministrativa e sanitaria, avendo ricoperto incarichi di rilievo presso la Regione Siciliana, tra cui capo della segreteria tecnica dell’Assessorato alla Salute e capo di gabinetto vicario. A meno di un anno dal suo insediamento, ha avviato un ambizioso piano di rilancio del sistema sanitario trapanese. Tra le sue priorità: l’assunzione di nuovi medici, il potenziamento delle strutture ospedaliere e il miglioramento dell’assistenza sanitaria nelle isole minori, con un occhio di riguardo per la qualità della vita dei professionisti sanitari, affinché scelgano Trapani per costruire il loro futuro.
Dott. Croce, il maxi bando per l’assunzione di 191 medici è un passo significativo per la sanità della provincia di Trapani. Quali sono gli obiettivi principali di questa iniziativa?
Questo maxi bando di concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di 191 figure professionali, giunge dopo una serie di avvisi, bandi a tempo determinato, scorrimenti di graduatorie e contratti libero professionali avviati nel 2024. L’obiettivo è quello di colmare i vuoti che fisiologicamente si vengono a creare in pianta organica e attrarre tanti giovani professionisti, trapanesi e siciliani, che si sono formati fuori dalla Sicilia e che desiderano tornare nel luogo d’origine, valorizzando dunque il cosiddetto “genius loci”.
Il bando prevede 50 posti per specialisti in Medicina d’emergenza-urgenza e 21 per anestesisti, categorie spesso difficili da reperire. Quali sono le maggiori difficoltà nel reperire personale sanitario e come pensa di rendere più attrattiva l’ASP di Trapani per i professionisti della salute?
Vogliamo farlo attraverso la campagna di comunicazione che stiamo avviando, “Verso sud- Medici per Trapani”. Stiamo lavorando su un doppio binario: la massima divulgazione dei bandi di concorso e la fidelizzazione del professionista, offrendo anche un ventaglio di prospettive di vita e di qualità della vita attraverso la testimonianza diretta di chi ha già scelto di tornare a Trapani. E’ una sfida che implica anche la valutazione di eventuali misure amministrative per il benessere organizzativo del personale .
Ha menzionato il coinvolgimento delle università per rendere strutturale il reclutamento di nuovi medici. Può spiegarci meglio questa collaborazione e quali benefici porterà?
La rete formativa instaurata con l’Università di Palermo e con altri atenei siciliani costituisce anche un’occasione per promuovere tra i giovani laureati e gli specializzandi le professionalità, le infrastrutture tecnologiche e i servizi della nostra Azienda. Nel maxi bando di reclutamento è previsto, infatti, che si possa procedere, attraverso il cosiddetto D.L. Calabria, nelle more del conseguimento della specializzazione, a contrattualizzare eventuali candidati idonei presenti in graduatoria.
Recentemente ha ribadito l’importanza di garantire interventi concreti per Pantelleria e le isole Egadi, dell’ASP Trapani. Quali sono le principali criticità che state affrontando e quali interventi avete pianificato per migliorare i servizi sanitari in queste aree?
Pantelleria è il primo ospedale che ho visitato dopo il mio insediamento per toccare con mano i problemi legati all’insularità e conoscerne, allo stesso tempo, le potenzialità. Colmare la carenza di personale è una delle sfide principali, così come migliorare l’accesso ai servizi sanitari territoriali per la popolazione che vive nelle Egadi. Non a caso, a ottobre scorso, ho presentato la “Carta di Favignana”, un documento di indirizzo programmatico con delle proposte utili a migliore la qualità e la tempestività dei servizi sanitari nelle cosiddette isole minori, che spero vengano presto recepite a livello nazionale.
Ha promosso un bando per la co-progettazione di interventi socio-sanitari, coinvolgendo il Terzo Settore. Quali sono le aree di intervento più urgenti e come prevede di rendere più accessibili i servizi sanitari alle fasce più vulnerabili della popolazione?
La co-progettazione con gli Enti del Terzo Settore per il contrasto alla povertà sanitaria, servirà ad aggiornare costantemente la mappatura dei bisogni socio-sanitari e i destinatari degli interventi. Tra le azioni, per potenziare la medicina di prossimità e garantire l’accesso alle cure ai soggetti più vulnerabili, è prevista la fornitura di alcuni farmaci per i soggetti in condizione di particolare svantaggio socio economico e l’implementazione dell’attività di outreach, ossia di sensibilizzazione per ciò che concerne la salute orale, la salute della donna e quella del bambino. Anche quelli emarginati per motivi territoriali, come gli abitanti delle isole Egadi e di Pantelleria rientrano sicuramente tra coloro che saranno oggetto di interventi.
Ha dichiarato che il 2025 sarà un anno cruciale per l’ASP di Trapani, con nuove iniziative e obiettivi ambiziosi. Può anticiparci quali saranno le priorità strategiche per l’anno in corso? Si riferiva al nuovo reparto di radioterapia a Trapani, immagino. E poi?
Il 2025 sarà un anno cruciale per la sanità trapanese sotto vari aspetti. Intanto con il maxi bando di concorso poniamo rimedio alla carenza di medici. Entro l’anno, espletate le procedure burocratiche di assegnazione del bando di gara, dovrebbero essere avviati i lavori di ampliamento dell’ospedale di Trapani e di realizzazione del nuovo fabbricato su quattro elevazioni che ospiterà il servizio di radioterapia ed altre unità operative. Nel corso di quest’anno, inoltre, verranno poste le basi che ridisegneranno l’assistenza sanitaria territoriale, riforma prevista dal decreto ministeriale n. 77 del 2022 e finanziata dal PNRR. Sarà fondamentale, dunque, rispettare la tabella di marcia e procedere con l’avvio dei lavori di realizzazione dei tre Ospedali di Comunità e delle 13 Case della Comunità in provincia di Trapani, nuovi presidi nei quali i cittadini possono accedere per i bisogni di assistenza sanitaria e sociosanitaria.