Una Rete Europea per la tutela dei vini della ‘fascia del sole’ parte da Marsala. VIDEO

redazione

Una Rete Europea per la tutela dei vini della ‘fascia del sole’ parte da Marsala. VIDEO

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sabato 18 Gennaio 2025 - 09:26

Il vino fortificato, simbolo di tradizioni plurisecolari e di un legame indissolubile con il territorio, sta per ottenere un riconoscimento internazionale che ne garantirà la tutela e la valorizzazione a livello globale. Un’importante iniziativa istituzionale, promossa dal Dipartimento Agricoltura della Regione Siciliana sotto la direzione di Dario Cartabellotta, mira alla creazione di una Rete Europea delle Denominazioni dei Vini Fortificati, con l’obiettivo di proteggere le tecniche tradizionali di produzione, le storie locali e le comunità vitivinicole della cosiddetta “Fascia del Sole”.

GUARDA LA VIDEO-INTERVISTA A DIEGO MAGGIO:

Questo progetto, ideato dai Paladini di Sicilia presieduto da Diego Maggio, supportato dal Club UNESCO di Marsala guidato da Cesarina Perrone e dal Comitato Cittadino “Miglioriamo Marsala” del vice presidente Elio Palmeri, ha recentemente fatto un passo decisivo con la firma di un Memorandum of Understanding (MoU). L’accordo, redatto dal sottoscritto in cooperazione con la presidenza nazionale dell’Unione Giuristi del Vino e l’AIDV International Wine Law Association, segna la nascita di una strategia comune per preservare e promuovere questa preziosa tradizione enologica. La cerimonia di firma è avvenuta all’interno dell’Ouverture delle Cantine Pellegrino di Marsala, simbolo della ricca storia vitivinicola siciliana, dando così il via a un piano di azione che culminerà con la candidatura ufficiale del progetto entro la fine dell’anno. Questa data si intreccia con un’altra importante occasione: il riconoscimento della Sicilia come Regione Europea dell’Enogastronomia 2025, un ulteriore attestato di eccellenza per il nostro territorio.

Il progetto: cos’è

Il cuore del progetto è la candidatura dei vini fortificati come Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, un passo fondamentale per preservare la peculiarità di questi vini contro l’omologazione delle produzioni industriali e le imitazioni. Questo riconoscimento internazionale rappresenterà una garanzia di protezione per le tradizioni vinicole, tutelando non solo il nome e le tecniche di produzione, ma anche il legame inscindibile tra il vino e la vita sociale, culturale ed economica delle regioni produttrici. In questo contesto, la Rete Europea delle Denominazioni dei Vini Fortificati si configura come una strategia di collaborazione tra i produttori e le istituzioni dei principali territori europei produttori di vini fortificati. L’obiettivo è unire le forze per tutelare l’autenticità di queste produzioni, sempre più minacciate dall’invasione di imitazioni e standardizzazioni industriali.

La “Fascia del Sole”: un territorio unico per la produzione di vini fortificati

Al centro del progetto c’è la valorizzazione della Sun Belt europea, una fascia climatica che attraversa il Mediterraneo meridionale e include territori come la Sicilia occidentale, la Grecia, la Spagna andalusa e il Portogallo del Duero e delle Azzorre. Queste regioni, che condividono un clima caldo e secco, sono ideali per la viticoltura e la produzione di vini fortificati, grazie anche a un terroir unico che conferisce a ciascuna di esse caratteristiche distintive. Questa zona rappresenta un unicum nel panorama vitivinicolo europeo: la combinazione di tecniche di produzione tradizionali e un clima perfetto per la viticoltura permette di produrre vini fortificati di grande qualità. Vini come il Porto, il Madeira, il Jerez, il Marsala e il Samos, che da secoli sono simbolo di eccellenza, raccontano la storia di un’arte che affonda le radici nella tradizione e che, attraverso la fortificazione, ha saputo evolversi e distinguersi a livello internazionale. Un elemento distintivo di tutti questi vini è il processo di fortificazione, che consiste nell’aggiunta di acquavite di vino (eau de vie) al mosto fermentato. Questo processo non solo arresta la fermentazione, preservando gli zuccheri naturali dell’uva, ma aumenta anche il contenuto alcolico del vino, stabilizzandolo e arricchendo il suo profilo aromatico. Grazie alla fortificazione, i vini acquisiscono una complessità e una longevità che li rendono apprezzati in tutto il mondo.

Il vino Marsala e i vini siciliani: un patrimonio da salvaguardare

Oggi, questi vini sono a rischio di estinzione, minacciati dalla crescente globalizzazione e dalle imitazioni industriali. Per questo motivo, il progetto di creazione di una Rete Europea delle Denominazioni dei Vini Fortificati assume un’importanza cruciale: proteggere questa tradizione significa non solo difendere la qualità di un prodotto, ma anche tutelare le storie locali, le tradizioni e le comunità che da secoli ne garantiscono la produzione. La protezione tramite l’UNESCO, inoltre, offrirà un’importante visibilità internazionale, promuovendo il patrimonio culturale immateriale legato alla viticoltura delle regioni coinvolte. La valorizzazione del legame tra il vino e il territorio, tra la tradizione e l’innovazione, diventa un motore di sviluppo per le comunità locali e un’opportunità per consolidare la presenza dei vini fortificati sui mercati internazionali.

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