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Qualità della vita, Trapani migliora un po’: è all’85° posto tra le province italiane

La provincia di Trapani si piazza quest’anno all’85° posto nella classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita. Un piazzamento sicuramente poco lusinghiero, ma che comunque fa registrare un miglioramento complessivo rispetto al 2023: sono, infatti, 14 le posizioni in più in confronto allo scorso anno, quando Trapani si classificò al 99° posto.

Com’è noto, l’indagine sulla qualità della vita del Sole 24 Ore tiene in considerazione diversi indicatori, da cui emerge un quadro generale sulla qualità della vita delle varie province italiane. Quest’anno, al primo posto c’è Bergamo, davanti a Trento e Bolzano. Anche stavolta, si registra una marcata concentrazione delle province del Mezzogiorno nella parte bassa della classifica: la maglia nera tocca a Reggio Calabria, ultima tra le 107 province considerate. Per trovare la prima provincia siciliana nella classifica nazionale bisogna scendere fino all’81° posto, occupato da Ragusa. Più indietro Catania (83°), Trapani (85°), Messina (91°), Agrigento (96°), Enna (97°), Caltanissetta (98°), Palermo (100°), Siracusa (104°).

Analizzando i macroindicatori Trapani fa registrare miglioramenti su ambiente e servizi (62° posto nel ranking nazionale, +21 rispetto al 2023), demografia e società (85° con +20), affari e lavoro (88° con +13), ricchezza e consumi (87° con +5), mentre si registrano peggioramenti in materia di giustizia e sicurezza (69° con -4 posizioni) così come per quanto riguarda cultura e tempo libero (97° con -4). In particolare, Trapani si piazza nella top 20 per il clima, per effetto delle 8,8 ore giornaliere di sole di cui può beneficiare la sua popolazione e una temperatura media di 15° gradi durante l’anno. La migliore performance in assoluto per Trapani riguarda i canoni medi di locazione (in termini di incidenza percentuale sul reddito medio disponibile pro capite): in questa sottocategoria, infatti, si registra addirittura il primo posto. La peggiore performance riguarda invece il pagamento delle fatture ai fornitori entro 30 giorni: qui, come ben sanno gli addetti ai lavori, la provincia trapanese fa registrare i tempi più lunghi in assoluto (e, infatti, occupa l’ultima posizione su scala nazionale). Basso il dato sulle retribuzioni medie dei lavoratori dipendenti (104°) e i depositi bancari (106°), così come su spese di consumo per beni durevoli (103°), startup innovative (101°). Poco lusinghiero anche il dato riguardante i furti di ciclomotori (3° posto assoluto) con 53,5 denunce ogni 100 mila abitanti, così come quello sulla dispersione scolastica (98°), sull’indice di irregolarità del servizio elettrico (105°), sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione (106°), sulla partecipazione elettorale (97°), sull’offerta culturale (97°), sui libri letti (101°).

Restano, purtroppo, pochi gli spazi, le opportunità e i servizi per i ragazzi: Trapani è, infatti, all’84° posto in termini di qualità della vita per i giovani e al 101° posto per i bambini. Non se la passano bene nemmeno gli anziani (101esima posizione). Un lieve miglioramento si registra per quanto riguarda l’occupazione femminile (+5,2% rispetto al 2023).

Dal 1990, anno di lancio dell’indagine sulla qualità della vita nelle province italiane, Trapani ha fatto registrare il suo miglior piazzamento nel 1992 (75° posto), mentre il peggiore risale al 2021 (105°).

redazione

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