Un’impennata nei casi di infezione polmonare causata dal Mycoplasma pneumoniae, un batterio responsabile della cosiddetta “polmonite atipica”, ha colpito soprattutto bambini e adolescenti sotto i 17 anni, registrando un aumento di dieci volte rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questa infezione provoca sintomi lievi come tosse persistente, febbre e mal di gola, inducendo spesso a confonderla con altre malattie respiratorie come il Covid-19 o il virus respiratorio sinciziale. Chris Edens, esperto del CDC, ha riferito che i casi hanno raggiunto il loro apice ad agosto. Nonostante si osservi un leggero calo, i numeri rimangono comunque alti. La polmonite atipica si differenzia dalla forma classica perché, nonostante l’infezione, molti pazienti continuano a svolgere le normali attività quotidiane, senza sentirsi debilitati.
La trasmissione avviene tramite goccioline respiratorie, ma il contagio è meno frequente rispetto a malattie come il Covid-19 o il morbillo. Per diagnosticare questa infezione, spesso è necessaria una radiografia toracica, dato che i sintomi possono essere molto lievi o addirittura assenti. In genere, i sintomi durano circa due settimane, ma in alcuni rari casi possono aggravarsi, rendendo necessario il ricovero in ospedale. Gli antibiotici, come l’azitromicina, si sono dimostrati efficaci nel trattamento. Gli esperti raccomandano alcune precauzioni, tra cui lavarsi spesso le mani, indossare mascherine e isolarsi in presenza di sintomi. Particolare attenzione è rivolta ai bambini immunodepressi o con patologie preesistenti, che risultano più vulnerabili e necessitano di maggiore protezione.