Il Comune di Trapani sta inviando, attraverso un’agenzia privata, raccomandate contenenti avvisi di accertamento patrimoniale esecutivo per il mancato pagamento di bollette dell’acqua relative al 2020. A renderlo noto è l’avvocato Vincenzo Maltese, dirigente regionale dell’associazione Codici, che dichiara: “Da alcuni giorni, diversi amministratori condominiali trovano nelle cassette postali o a terra degli avvisi di accertamento patrimoniale per il mancato pagamento di bollette idriche riferite al 2020. Tuttavia, sembra che nessun condomino firmi le ricevute di consegna, che vengono lasciate con il tagliando di ritorno separato e, di fatto, assente. Questi atti sono precursori dell’esecuzione forzata e del recupero coattivo. Tuttavia, sembra che le bollette da cui derivano questi provvedimenti non siano mai state notificate ai cittadini trapanesi. Parliamo di addebiti del 2020, e quindi si tratterebbe di un credito ormai da considerare prescritto e da contestare nelle sedi opportune”.
“Inoltre, il Comune di Trapani non partecipa mai alla mediazione, che, ricordo, è ormai una fase obbligatoria nel settore idrico, ma ricorre a questi metodi per tentare di recuperare crediti che, in realtà, dovrebbero essere considerati definitivamente inesigibili. Sulla vicenda – conclude l’avvocato Maltese – mi auguro che gli Uffici comunali facciano chiarezza, altrimenti saranno ancora una volta i giudici a decidere”.