La seconda sezione della Corte d’Appello di Palermo ha confermato la sentenza di primo grado emessa dal giudice monocratico Massimiliano Alagna il 17 gennaio 2023. Marrone era accusato di truffa e falso ideologico. Il procedimento era scaturito dalla vicenda sfociata nel licenziamento dell’ex consigliere comunale da parte del suo datore di lavoro, una nota Casa di cura di Marsala dove era infermiere con funzioni di caposala. Infatti in seguito ad alcune indagini condotte, per conto della ditta dove lavorava da un investigatore privato, scattò anche il licenziamento.
Secondo l’accusa, Marrone, nel 2017, si sarebbe più volte assentato dalle sue mansioni lavorative giustificandole con il fatto di dovere partecipare alle riunioni relativamente al suo ruolo di consigliere comunale, come previsto dalla legge. Sulla vicenda è poi arrivata l’assoluzione con formula piena. La parte civile si era rivolta al secondo grado di giudizio. Ora la Corte d’Appello ha confermato il giudizio del primo grado assolvendo Alfonso Marrone e condannando la parte civile alle spese processuali.
La motivazione della sentenza verrà pubblicata entro 90 giorni dalla sentenza. Marrone è stato difeso dall’avvocato Carlo Massimo Zaccarini del Foro di Trapani che ci ha detto “ la conferma di questa sentenza oltre che ristabilire la verità dei fatti affermando la correttezza di Marrone, restituisce giusta dignità a chi ha patito indicibili sofferenze per fatti inesistenti che dovranno essere esaminati in altre sedi”.