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A Fratelli d’Italia non piacciono i Bunker della Pace. “Inaccettabile che vengano deturpati”

Alcuni vecchi bunker risalente alla Seconda Guerra Mondiale sono stati tinteggiati quest’estate con i colori arcobaleno della pace. Le immagini hanno fatto il giro del web, scatenando reazioni opposte. A tanti l’idea è piaciuta, a tanti altri no e il dibattito sui social è stato piuttosto acceso. Da un lato si è apprezzato il messaggio pacifista, in un tempo scandito da conflitti e tensioni internazionali, considerando che spesso tali costruzioni sono abbandonati all’incuria e al degrado; dall’altro, si è evidenziato che si tratta di edifici storici, che non andrebbero alterati con scritte, disegni o altro.

Negli ultimi giorni, il dibattito ha assunto anche connotazioni più prettamente politiche. Gli esponenti locali di Fratelli d’Italia hanno chiaramente espresso il proprio dissenso, prima con il consigliere comunale marsalese Lele Pugliese (che ne ha scritto sui social) e adesso con i deputati regionali Giorgio Assenza e Giuseppe Bica, che hanno diramato una nota ufficiale sulla questione.

“È inaccettabile che manufatti storici, tutelati dalla l.r. n.12 del 12 luglio 2018 e dal Codice dei Beni culturali e del Paesaggio, vengano deturpati facendo perdere il loro importante valore di testimonianza del secondo conflitto mondiale”, affermano il capogruppo all’Ars di Fdi e l’ex sindaco di Custonaci, che hanno anche presentato un’interrogazione per chiedere chiarimenti sul progetto “I Bunker della Pace”, avviato nel trapanese.
“Vi sono associazioni e studiosi, in primis l’associazione Lamba Doria presieduta da dottore Alberto Moscuzza, che da molto tempo contribuiscono a tutelare e valorizzare il patrimonio di archeologia bellica in Sicilia e occorre sostenere la loro opera affinché la nostra Regione non venga depauperata di questo importante patrimonio. La Sicilia ha percorsi di archeologia militare di assoluto pregio che costituiscono un grande attrattore e viva testimonianza di eventi di altissima rilevanza quale è stata l’operazione Husky del 1943. Motivo per cui– proseguono Assenza e Bica- abbiamo chiesto chiarimenti tramite l’interrogazione. Ovviamente concordiamo con i fini nobili del programma “I Bunker della Pace” volto a sensibilizzare l’opinione pubblica e a lanciare un messaggio positivo. Reputiamo però poco opportuni i mezzi usati che hanno portato alla tinteggiatura di un pezzo di storia della nostra isola”.
A sostenere l’iniziativa promossa dagli esponenti di FDI all’Ars anche i coordinatori regionali del partito Salvo Pogliese e Giampiero Cannella: “Sosteniamo convintamente le richieste dei nostri deputati regionali: occorrono adeguate verifiche volte a stabilire eventuali danneggiamenti del bene culturale ed è opportuno avviare un ripristino dello stato dei luoghi. Bene hanno fatto gli onorevoli Assenza e Bica a raccogliere le sollecitazioni del dottor Alberto Moscuzza, consulente scientifico della Marina Militare Italiana e rappresentante del sodalizio Lamba Doria, che ha evidenziato quanto accaduto a Marsala e che rischia di compromettere un patrimonio storico di grande rilevanza”.

redazione

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Tags: Bunker della PaceGiorgio AssenzaGiuseppe Bica