A due settimane dall’inizio della campagna di racconta firme per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata, si tirano le prime somme in Sicilia. Si è raggiunta e superata la soglia delle 100mila firme, 43 mila online e 60 mila cartacee per la richiesta di un referendum popolare abrogativo. Il Comitato promotore, che vede il sostegno di diversi partiti dell’area di centrosinistra, tra cui il PD, il PSI e il Movimento 5 Stelle, ha dichiarato: “È un risultato imponente che dimostra che la Sicilia è schierata senza se e senza ma contro questo progetto e che sconfessa la presa di posizione del governo regionale con il suo presidente Schifani a sostegno di questa legge che penalizza l’intero paese e in maniera particolare le aree più deboli come la Sicilia.
La campagna di raccolta firme quindi continuerà per raggiungere il numero maggiore possibile di cittadini e prepararci alla partita più difficile, il raggiungimento del quorum con la vittoria del Sì all’abrogazione dell’autonomia differenziata. Le cinque regioni con autonomia differenziata in Italia hanno sperimentato un adattamento più preciso delle politiche e degli investimenti alle loro specifiche esigenze, consentendo un utilizzo più efficiente delle risorse a livello regionale, come per esempio nella gestione delle risorse finanziarie. Tuttavia, ci sono anche alcuni aspetti negativi da considerare. L’autonomia differenziata potrebbe portare a un aumento delle disparità tra regioni, accentuando le differenze già esistenti. Alcune regioni, quelle del nord soprattutto potrebbero essere più efficienti e ‘ricche’, quelle del Sud sempre più indietro. Il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata è stato promosso da un vasto schieramento di forze sociali, politiche e associative della società civile. “Sì all’Italia unita, libera e giusta. Una firma contro l’autonomia differenziata” è lo slogan dell’iniziativa. Si può firmare sia nei banchetti previsti dai movimenti e partiti locali – a Marsala si sono svolti nei giorni scorsi in vari punti della città, anche nel mercato contadino della domenica al parcheggio del Salato – ma anche online sul sito www.referendumautonomiadifferenziata.com.
Il comitato promotore regionale è composto da Cgil, Uil, Verdi, Acli, Wwf, Demos, Anpi, Pd, Psi, Legambiente, Italia Viva, + Europa, Movimento 5 stelle, Sinistra Italiana, Arci, Libera, Ali Autonomie Locali, Legacoop, Uisp, Rifondazione comunista, Comunità Sant’Egidio, Sud chiama Nord, associazione Sinistra futura Sicilia, Udu, Federconsumatori, Auser, Sunia, associazione De Gasperi, Tavolo No AD.