Affascinante, intelligente, colta, padrona di se stessa, Donna Franca Florio è stata la grande protagonista della Belle Époque palermitana, capace di attirare come una calamita i personaggi più influenti del suo tempo. Figlia del barone Jacona della Motta di San Giuliano e di Costanza Notarbartolo di Villarosa, nel1893, a soli vent’anni, sposò Ignazio Florio Jr. Una cerimonia intima, celebrata a Livorno, a cui si arrivò dopo tante titubanze, con la quale si legò per sempre a Casa Florio e al suo impero. Un mondo dorato che però non le diede la gioia immaginata, soprattutto a causa delle abitudini libertine del marito e delle tragedie che ne segnarono la vita. Franca ebbe cinque figli: Giovanna, Ignazio, Igiea Costanza, Giacobina e Giulia. Purtroppo, nell’arco di poco tempo, subì la tragica scomparsa di tre dei suoi figli, compreso l’unico figlio maschio che avrebbe dovuto garantire la continuità dell’impero economico dei Florio. Nonostante le profonde lacerazioni del suo intimo, Donna Franca riuscì comunque ad essere la regina di Palermo, icona di charme, lusso e mondanità.Alta, occhi verdi, pelle ambrata: Donna Franca era ben nota per la sua bellezza. Ma il fascino che la contraddistingueva andava ben oltre, frutto della sua grande cultura, intelligenza, sensibilità e capacità di conversare: un insieme di doti attraverso le quali Donna Franca trasformò Palermo in una capitale europea, al centro di una rete di rapporti ed amicizie con le famiglie e i personaggi più influenti. Fu capace di attirare a sé nobili, sovrani ed artisti. Ospitò, tra gli altri, il re del Regno Unito Edoardo VII e il figlio Giorgio V, ma anche il re d’Italia Vittorio Emanuele III. Il kaiser Guglielmo II la soprannominò Stella d’Italia. Lo zar di Russia Nicola II e la zarina si innamorarono così tanto della villa dell’Arenella che ne fecero replicare una in Russia. Importante la sua amicizia con il poeta Gabriele D’Annunzio che la definì “L’unica”.Promotrice e protagonista di feste da favola, era l’essenza della vita mondana palermitana e non solo che, in più di un’occasione, portò anche a Favignana durante i periodi in cui la famiglia viveva sull’isola.Tante le giornate che trascorse sull’isola, riempiendo di bellezza e di vita le stanze di Palazzo Florio. Famosi i suoi gioielli e, in particolare, le perle di cui era una grande estimatrice. I migliori gioiellieri del mondo crearono diversi pezzi unici in suo onore. Nel tempo, raccolse un notevole patrimonio che tuttavia dovette infine cedere, con grande dolore, per ripagare gli enormi debiti della famiglia. Celebre il ritratto che ne fece il pittore Giovanni Boldrini in cui Donna Franca mostra tutta la propria forza seduttrice e uno dei famosi fili di perle. Morì a 77 anni a Migliarino Pisano, nella tenuta della figlia Igiea Salviati Florio, il 10 novembre 1950, quando ormai le sorti della famiglia era state segnate. Ma, se l’impero dei Florio non c’era più, il suo mito è ben vivo. All’interno di Palazzo Florio è possibile ammirare una riproduzione del celebre vestito che Donna Franca indossò per farsi ritrarre da Boldrini e che è stato donato al Comune di Favignana da Prada.