“Cessate il fuoco”, a Trapani sit-in contro i conflitti in Ucraina e Palestina

redazione

“Cessate il fuoco”, a Trapani sit-in contro i conflitti in Ucraina e Palestina

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venerdì 19 Luglio 2024 - 08:50

Alcune decine di persone hanno manifestato ieri a Trapani, in Corso Vittorio Emanuele, contro i due  maggiori conflitti armati in corso sul pianeta, in Palestina e in Ucraina. Hanno altresì sostenuto la necessità di un immediato cessate-il-fuoco che arresti il bagno di sangue ed avvii colloqui di duratura pace. Alcuni manifestanti si sono esibiti recitando poesie e danzando per cercare di sensibilizzare alla pace le persone che transitavano sul posto. «Nessuna ragione giustifica una guerra», ha sostenuto Natale Salvo, portavoce di Sinistra Libertaria e organizzatore dell’evento. In particolare, egli ha denunciato « il martirio del popolo palestinese che avviene da parte del governo di Israele, armato dagli Stati Uniti del presidente Biden, nel silenzio e quindi nella complicità dell’Europa di Von der Layen, del governo Meloni e della finta opposizione del Partito Democratico di Elly Schlein».

Salvo, in proposito, dopo aver «chiesto perdono ai Palestinesi, ai musulmani, per il loro martirio», ha ricordato come il genocidio palestinese ha radici profonde che non iniziano il 7 ottobre ma ben prima, nel 1948, con la costruzione in Palestina dello stato di Israele artificialmente imposta da Stati Uniti e Gran Bretagna. Il portavoce di Sinistra Libertaria non ha dimenticato, nel suo intervento, di ricordare la presenza del «disumano muro che divide i territori illegalmente occupati da Israele nel 1967 dagli abitanti di Gaza rinchiusi in una sorta di prigione a cielo aperto».

Natale Salvo, infine, ha denunciato «la propaganda di odio che l’Occidente sta realizzando contro la Russia»; e, altresì, come «gli Stati Uniti e l’Europa, usando il popolo ucraino come carne da macello, stanno conducendo una guerra contro la Russia per raggiungere l’obiettivo della sua disgregazione ed impotenza così come già avvenuto negli anni novanta quanto gli stessi USA-NATO attaccarono la Jugoslavia causando migliaia di morti e dividendola in una decina di staterelli».

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