Si estende per circa 7700 ettari la prateria di Posidonia oceanica custodita dai fondali dell’arcipelago delle Egadi: un vero tesoro per la conservazione della biodiversità, per il mantenimento della qualità delle acque e per la protezione delle coste dall’erosione.
A volte erroneamente confusa con un’alga, la Posidonia oceanica è in realtà una pianta sottomarina tipica del Mediterraneo dalle proprietà speciali, unica nel suo genere ed estremamente preziosa.
Vive in praterie e ha caratteristiche simili a quelle delle piante terrestri. È infatti dotata di radici, di un fusto e di lunghe foglie che possono arrivare anche ad un metro di lunghezza e che è facile vedere in superficie o arenate sulla costa. La pianta fiorisce in autunno e in primavera.
All’interno delle praterie di Posidonia vivono molti organismi animali e vegetali e, proprio per tale motivo, esse rivestono un ruolo fondamentale nella conservazione delle specie marine.
Un ettaro di prateria può ospitare fino a 350 specie diverse di animali: pesci, molluschi, tartarughe, e centinaia di altri animali che lì trovano rifugio e nutrimento.
Ma la posidonia non fa solo questo: oltre a catturare l’anidride carbonica, ogni giorno un metro quadrato di posidonia libera fino a 20 litri di ossigeno.
Al tempo stesso, consolida il fondale, evitando l’erosione: è stato calcolato che un metro quadrato di prateria in meno causa l’erosione di circa 15 metri di litorale sabbioso. Anche le foglie morte che è possibile vedere sulla costa, spesso considerate d’intralcio per la balneazione, hanno un proprio ruolo: le banquettes, gli strati di foglie morte che si poggiano sulla spiaggia hanno l’importante compito di trattenere la sabbia e, al tempo stesso, durante le mareggiate invernali mitigano l’azione delle onde. A tutto questo si aggiunge che sono anche fonte di nutrimento per molte specie animali e vegetali.
Alla luce di questo suo ruolo, così importante per la salvaguardia dell’ambiente marino e costiero, la Posidonia oceanica è considerata dalla Comunità europea come un habitat prioritario e rientra tra le specie protette.
Purtroppo però ha una crescita molto lenta che non riesce a bilanciare la velocità con cui viene distrutta a causa di diverse attività umane. Pesca a strascico, ancoraggio delle imbarcazioni da diporto, cementificazione inquinamento e cambiamento climatico sono tutti elementi che vanno ad incidere negativamente sulla vita della Posidonia oceanica.