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Si vota per l’Europa e i Comuni. Urne aperte, si teme una bassa affluenza

L’Europa torna alle urne per il rinnovo del Parlamento Europeo. Si vota fino alle 23 di domenica.

La Sicilia, com’è noto, fa parte della circoscrizione Isole assieme alla Sardegna. Nel 2019 (era in carica il governo gialloverde guidato da Giuseppe Conte) le liste più votate furono M5S, Lega, Forza Italia e Pd, con un’affluenza molto bassa (in Sicilia pari al 37,9%). I pentastellati elessero Dino Giarrusso e Ignazio Corrao (al secondo mandato), il Carroccio Matteo Salvini (cui subentrò Francesca Donato) e Annalisa Tardino, Forza Italia Silvio Berlusconi (che lasciò spazio a Giuseppe Milazzo, ora con FdI), il Pd Pietro Bartolo e Caterina Chinnici (che ora ci ritenta con Forza Italia), mentre Fratelli d’Italia elesse Giorgia Meloni, che a sua volta lasciò il seggio a Raffaele Stancanelli (ora con la Lega). Una pattuglia di 8 candidati eletti, non tutti ricandidati. Sarà interessante, a questo punto, capire come si redistribuiranno i seggi alla luce dei nuovi rapporti di forza all’interno della politica italiana.

Si vota la lista e si potranno segnare fino a tre preferenze all’interno della stessa, purchè si rispetti l’alternanza di genere (2 uomini e una donna o, viceversa, 2 donne e un uomo).

Per quanto riguarda le elezioni amministrative, andranno al voto 37 Comuni siciliani, sempre nelle giornata dell’8 e 9 giugno. In un primo momento (domenica notte) verranno scrutinate le schede delle Europee, mentre lo spoglio delle amministrative avverrà lunedì pomeriggio, a partire dalle 14.

L’elettore può esprimere una o due preferenze per i candidati al consiglio comunale. Nel caso vengano espresse due preferenze, devono essere di genere diverso: una femminile e una maschile. Se entrambe le preferenze appartengono allo stesso genere, la seconda verrà annullata. Il voto espresso per una lista si estende al candidato sindaco a essa collegato ma non viceversa.

Nel trapanese, grande attesa per le comunità di Mazara del Vallo, Castelvetrano, Salemi e Salaparuta, che tornano al voto alla scadenza naturale dei rispettivi mandati.

A Mazara cerca conferma l’uscente Salvatore Quinci, che se la vedrà con il suo predecessore Nicola Cristaldi (in carica dal 2009 al 2019) e con Vita Ippolito.

Tenta il bis a Castelvetrano anche il pentastellato Enzo Alfano, che dovrà fare i conti con la concorrenza di altri sei candidati: Salvatore Stuppia, Salvatore Gancitano, Marco Campagna, Maurizio Abate, Giovanni Lentini e Salvatore Ficili.

A Salemi, chiuso il doppio mandato di Domenico Venuti, la continuità amministrativa è rappresentata da Vito Scalisi. Due le alternative, rappresentate da Francesco Giuseppe Crimi e Giuseppina Spagnolo.

Tre candidati anche a Salaparuta: l’uscente Vincenzo Drago sarà sfidato da Antonino Cinquemani e Michele Antonino Saitta.

redazione

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