PD e Pantelleria 2050: “Per il 25 Aprile l’Amministrazione non vuole far cantare Bella Ciao”

redazione

PD e Pantelleria 2050: “Per il 25 Aprile l’Amministrazione non vuole far cantare Bella Ciao”

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mercoledì 24 Aprile 2024 - 13:24

“Dopo la censura del monologo sul 25 aprile dello scrittore Antonio Scurati bloccato dalla RAI, non ci aspettavamo di dover assistere anche nella nostra isola alla censura, questa volta da parte dell’Amministrazione comunale, dell’inno alla resistenza “Bella Ciao” per le celebrazioni del 25 aprile”. Lo fanno sapere dal Circolo del PD di Pantelleria. “Non è certamente un segreto che la nostra Amministrazione comunale è di chiara estrazione di destra, ma questa grave forma di censura a nostro avviso non trova nessuna giustificazione ed è per questo che ci mostriamo seriamente preoccupati per questo grave atto che non riguarda solamente una canzone, ma ciò che la stessa rappresenta ormai da ottanta anni in tutto il mondo – continuano -. Non ci si può dividere su valori importanti quali sono la democrazia e la resistenza, non rendiamo il giusto merito in questo modo a chi con il proprio coraggio e con la propria vita ancora oggi ci permette di essere liberi”.

“Non possiamo che mostrare massimo sostegno all’ANPI per questo ennesimo caso di censura di cui questa volta si è macchiata l’amministrazione comunale di Pantelleria – dichiara il vice segretario del Partito Democratico provinciale Giuseppe La Francesca -. Occorre difendere, sempre con maggiore forza, quei valori fondamentali di libertà, democrazia e resistenza racchiusi nella festa del 25 aprile e nella canzone Bella Ciao. Mi auguro pertanto che l’amministrazione comunale possa tornare sui suoi passi garantendo quell’alto valore che è racchiuso nella celebrazione della festa del 25 aprile”.

Anche il gruppo di opposizione Pantelleria 2050 contro la decisione durante le celebrazioni della Liberazione d’Italia di domani, 25 aprile.

“A dire la verità non ci stupiamo di questa scelta, visto che la nostra Amministrazione comunale lo scorso anno ricevette in tal senso ‘richieste’ inopportunamente insistenti. Lo scorso anno però, proprio in accordo con l’ANPI isolana e quella provinciale, non cedemmo e anche con la mediazione del sindaco e del Prefetto, la cerimonia si tenne regolarmente, come è consuetudine in tutta Italia e come era avvenuto negli anni precedenti della nostra amministrazione. Quindi, insieme all’inno nazionale fu intonata anche ‘Bella Ciao‘ – fanno sapere gli esponenti -. Spiace vedere che quest’anno, il maldestro intento revisionista della Storia trovi spazio nella maggioranza attuale che governa l’isola. Un campanello d’allarme che deve vederci tutti al fianco dell’ANPI, alla quale va la nostra solidarietà, per non lasciare che chi ha combattuto per liberare l’Italia sia dimenticato e messo in secondo piano. ‘Bella Ciao’ è un simbolo universale, cantata in tutto il mondo per rappresentare i valori di libertà, pace e democrazia. Zittire ‘Bella Ciao’ significa zittire questi valori, che sono alla base della nostra Costituzione. Ci auguriamo – dicono infine – che l’Amministrazione comunale faccia marcia indietro e si adegui al resto dell’Italia, visto il clamore mediatico che questa vicenda sta suscitando e che certamente non fa ben figurare la nostra isola sulle cronache nazionali”.

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