E’ morto Vincenzo Agostino. Una vita alla ricerca della verità sull’omicidio del figlio

redazione

E’ morto Vincenzo Agostino. Una vita alla ricerca della verità sull’omicidio del figlio

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domenica 21 Aprile 2024 - 14:19

Una vita spesa per conoscere la verità sulla morte del figlio Nino con la promessa di non tagliare la lunga barba bianca fino a quel momento. Vincenzo Agostino era diventato un’icona, un simbolo per il mondo dell’antimafia Vincenzo Agostino, un testimone vivente di un pezzo di società civile che chiede verità e giustizia sui morti di mafia e sulle Stragi che hanno insanguinato il Paese, soprattutto tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’90. Era l’8 agosto del 1989 quando Cosa Nostra uccise l’agente di Polizia Nino Agostino e la moglie Ida Castelluccio, incinta di qualche mese. Da allora, non c’era iniziativa antimafia in cui Vincenzo Agostino non fosse presente, con la sua lunga barba bianca e il carico di sofferenza di chi, nonostante tutto, non si rassegna e continua a credere nello Stato e nelle giustizia, non rinunciando al proprio impegno nemmeno dopo la morte della moglie Augusta Schiera, avvenuta nel febbraio del 2019.

Numerosi i messaggi di cordoglio per la morte di Vincenzo Agostino, a partire dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che lo ricorda “protagonista di un costante e coraggioso impegno contro i crimini della mafia e per la ricerca della verità”. Così Sandro Ruotolo, responsabile Informazione, Cultura e Memoria della segreteria nazionale del Pd: “Vincenzo Agostino è morto con la barba. Ormai bianca. Promise di tagliarla solo quando avrebbe ottenuto giustizia e verità per la morte del figlio, agente di Polizia, e la moglie incinta. Entrambi uccisi dalla mafia. Resta, per chi l’ha conosciuto, un riferimento indimenticabile”. 

Per Giuseppe Antoci la sua è stata “una lotta per la verità, che troppo spesso tarda ad arrivare in una terra che continua ad avere fame di onestà e di legalità”. “Adesso – prosegue l’ex presidente del Parco dei Nebrodi – si è ricongiunto in cielo con il figlio Nino, che valorosamente ha dato la vita per servire le istituzioni, la nuora Ida e la moglie Augusta. Vincenzo conoscerà finalmente la verità su questi truci omicidi e sui depistaggi alle indagini. Le battaglie di Vincenzo sono e continueranno ad essere le nostre battaglia, in nome di chi ha combattuto senza esitazione, a scapito anche della propria vita, per affermare la legalità in questa terra”.

“A nome mio e dell’amministrazione comunale – dichiara il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla – esprimo profondo cordoglio per la scomparsa di Vincenzo Agostino. Il suo impegno civile, finalizzato alla ricerca della verità sulla morte del figlio Nino Agostino, l’agente di Polizia ucciso dalla mafia insieme alla moglie Ida Castelluccio, deve continuare a rappresentare uno sprone per le istituzioni e la magistratura per arrivare a una verità completa su questo omicidio”.

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