Luigia Dionisi (Cgil): “Anche in Provincia di Trapani mobilitati contro la svendita delle Poste”

Gaspare De Blasi

Luigia Dionisi (Cgil): “Anche in Provincia di Trapani mobilitati contro la svendita delle Poste”

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giovedì 04 Aprile 2024 - 06:46

Marsala, distribuiti volantini in vista dello sciopero nazionale dell’11 aprile.

“Contro la decisione sbagliata del Governo di cedere le proprie quote azionarie in Aziende strategiche del paese (Poste, Ferrovie, Porti, ENI, ecc.) per fare cassa”. E’ quanto si afferma in un volantino diffuso davanti ai principali uffici postali della provincia a cura della Cgil. Ne abbiamo parlato con la segretaria provinciale della Slc. “Lo Stato deve mantenere un controllo sui settori fondamentali per lo sviluppo del Paese e difendere le aziende di interesse pubblico – ci ha detto Luigia Dionisi -. Noi difendiamo il ruolo pubblico di Poste Italiane che nei suoi 12.755 uffici distribuiti su tutti i 7.896 si assicura la presenza dello Stato”.

Il sindacato afferma anche che la privatizzazione “selvaggia” potrebbe consentire che l’immenso archivio di dati personali dei cittadini e il risparmio di milioni di famiglie gestiti in modo sicuro fino ad adesso da Poste, finiscano nelle mani della speculazione privata. “Inoltre – continua la segretaria del comparto Cgil che si occupa dei lavoratori della comunicazione – il rafforzamento degli interessi privati in Poste imporrebbe risparmi e tagli all’occupazione aumentando ulteriormente la precarietà e peggiorando la qualità del lavoro ed i servizi erogati ai cittadini”. La Cgil insieme alla Uil ha indetto uno sciopero nazionale di quattro ore dell’intero comparto per giovedì 11 aprile.

“Noi siamo convinti – continua Luigia Dionisi – che la privatizzazione non conviene neppure dal punto di vista economico. Basta fare i conti: alienando la quota di Poste e investendola nella riduzione del debito pubblico si otterrebbe un risparmio annuo di 182 milioni mentre quest’anno lo Stato Italiano ha incassato dai dividendi di Poste 248 milioni. Risultato? Si otterrebbe una perdita di 66 milioni per il bilancio pubblico. Considerato che lo Stato incassa da Poste in media 200 milioni questa operazione produrrebbe un danno di decine di milioni di euro all’anno”.

Per la Cgil che ieri ha distribuito a Marsala dei volantini informativi davanti alle poste centro di via Garibaldi e alla succursale di via Roma, la svendita di Poste Italiane sarebbe “…solo un regalo agli interessi della finanza e un disastro su tutta la linea per lavoratori e cittadini. Noi ci opporremo con tutte le nostre forze. Dopo lo sciopero generale del 17 novembre 2023 contro la manovra finanziaria (che ha deciso la vendita) non ci fermeremo. Questo volantino informativo – conclude la segretaria della Slc della provincia – si inquadra all’interno di una campagna di sensibilizzazione verso tutti i cittadini perché comprendano che Poste è un bene comune da difendere. La Cgil sarà in prima linea”.

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