La cittadinanza digitale è il meta-progetto con cui la pubblica amministrazione mira a innovare il rapporto con i propri cittadini, attraverso portali più usabili, Spid (identità digitale), PagoPa e altri servizi. La prima versione del Codice dell’amministrazione digitale risale al 2005 e nasce come insieme di disposizioni volte a stabilire il diritto di cittadini e imprese a relazionarsi con la pubblica amministrazione attraverso le tecnologie digitali. Inoltre, il CAD sancisce anche il dovere delle amministrazioni pubbliche di dotarsi degli strumenti digitali necessari a consentire ai cittadini di esercitare questo loro diritto. Il concetto di cittadinanza digitale è stato introdotto nel 2019, ma ancora poche persone sanno esattamente cosa significhi. In particolare, da una ricerca recente è emerso che solo il 30% dei ragazzi fino ai 18 anni sa cosa sia la cittadinanza digitale.
Chi sono i Cittadini Digitali? Il 75% dei ragazzi intervistati dal Movimento Etico Digitale ha detto che nessuno gli ha mai spiegato cosa significhi concretamente essere una cittadina o un cittadino digitale. Ebbene, sempre citando la Guida, i cittadini digitali:
Dunque essere cittadini digitali significa conoscere i propri diritti e usufruirne il più possibile, il che in realtà rappresenta anche un dovere civico nei confronti della comunità: l’obiettivo principale della cittadinanza digitale è semplificare il rapporto tra il cittadino e la Pubblica Amministrazione, per cui gli strumenti digitali disponibili non sono solo un’alternativa occasionale, ma dovrebbero essere la scelta preferenziale di ogni cittadino.