A Roma, la messa a dimora di una barbatella di Cesanese per non dimenticare Marisa Leo. “Coltiviamo speranza, piantiamo il futuro”, il leit motiv del gesto simbolico che il Comune di Roma ha voluto fare l’8 marzo nel magnifico Parco di San Sisto alla presenza di numerose scuole e della delegazione Donne del Vino Lazio guidate da Manuela Zennaro per non dimenticare il luminoso sorriso di Marisa Leo, la 39enne di Salemi, Donna del Vino Sicilia, uccisa dall’ex compagno lo scorso 6 settembre. L’iniziativa, promossa ed organizzata dall’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo di rifiuti, Sabrina Alfonsi, si è svolta alla presenza anche dell’enologo Mattia Filippi, segretario dell’Associazione Marisa Leo Aps. Un ringraziamento commosso dalla famiglia Leo è stato rivolto agli organizzatori.
“Ringraziamo di cuore – ha detto Lorenzo Leo, papà di Marisa- l’assessora Sabrina Alfonsi e tutti gli altri organizzatori per questa manifestazione in occasione dell’impianto di una barbatella per ricordare la nostra Marisa. Ci spiace non essere presenti e speriamo di riuscire ad esserlo in una successiva ricorrenza. La nostra famiglia- continua -gestisce con tanta passione un’azienda agricola costituita da soli vigneti. Anche Marisa, nel poco tempo libero, si dedicava all’azienda con il suo papà e l’impianto di una barbatella rappresenta per noi qualcosa che ci tocca da vicino. Sicuramente anche Marisa, che ci sta guardando dall’alto, ne sarà felice e orgogliosa”.
Un piccolo ma grande e significativo gesto voluto dall’Assessora Alfonsi per far conoscere e ricordare la storia di Marisa Leo, la sua passione e il suo impegno contro la violenza di genere. ” Ho avuto modo di conoscere la storia di Marisa Leo – ha detto l’assessora Alfonsi – grazie alle Donne del Vino del Lazio ed ho pensato che attraverso il gesto concreto del piantare e del coltivare si possa rendere visibile la cura della memoria, che è custodia e condivisione, esempio e passione da trasmettere. Una vite perchè Marisa Leo è stata una donna che ha creduto nella rete tra donne, impegnata come imprenditrice nell’Associazione Donne del Vino e che si è dedicata alle battaglie per il contrasto alla violenza di genere mettendo in gioco sé stessa nella campagna ‘Tu non sei sola’. Anche per raccogliere la testimonianza del suo impegno sottoscriveremo a breve un protocollo d’intesa con l’Associazione Donne del Vino per valorizzare il ruolo femminile nel comparto vitivinicolo”.
La messa a dimora nel Parco di San Sisto in occasione della giornata dell’8 marzo di una barbatella di Cesanese dedicata a Marisa Leo è l’inizio di un percorso più ampio che vedrà coinvolti nei prossimi mesi diversi stakeholders pubblici, università e istituti agrari della città, il Consiglio d’Europa attraverso l’itinerario culturale Iter Vitis, il Consorzio Roma doc, l’Associazione Donne del Vino e altri per lavorare a un progetto sullo sviluppo dei vigneti urbani nella città di Roma, a partire da quelli presenti fino al recente passato antecedente l’unità d’Italia. In questo ambito, si sta lavorando ad un progetto ha l’obiettivo di realizzare un vigneto di circa 1500 mq che sarà dedicato a Marisa Leo proprio all’interno del parco di San Sisto, di fronte Villa Celimontana, un’oasi verde tra il Colosseo e le Terme di Caracalla.