Il Corriere in crash per la Ferragni, per Pisa poche prese di posizione e le lacrime di Vecchioni

redazione

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Il Corriere in crash per la Ferragni, per Pisa poche prese di posizione e le lacrime di Vecchioni

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domenica 25 Febbraio 2024 - 09:00

383mila click in mezz’ora, sito tornato attivo un’ora e mezza dopo con 1 milione e 602mila click. E’ il clamore che ha riscosso l’intervista che l’imprenditrice digitale Chiara Ferragni – investita negli ultimi mesi dal pandoro-gate e da una bufera familiare ancora tutta da verificare – ha rilasciato al Corriere della Sera. L’effetto di affidare alcune dichiarazioni a sito e giornale ha aiutato il Corriere a vendere sicuramente copie in più e ad essere bersaglio di uno tsunami di click che ha persino mandato in tilt il sito d’informazione. E chi, da giornalista, non vorrebbe portare a casa un’intervista con la Ferragni, diciamocelo. E’ normale che ci sia eco mediatica intorno all’influencer italiana più famosa al mondo, non c’è da stupirsi. La stessa che stasera sul Nove comparirà di fronte Fabio Fazio per parlare delle vicende che la riguardano, non ultima la presunta fine della storia d’amore col marito Fedez.

Il Codacons si è opposto fortemente all’intervista della Ferragni da Fazio ma è evidente come l’imprenditrice possa parlare liberamente visto che su di lei non c’è nessuna conclusione di indagini, nessun rinvio a giudizio o avviso di garanzia, al momento.

Le vicende personali e giudiziarie della Ferragni stanno invadendo tutte le reti e il web. Tanto da far passare quasi in secondo piano la manifestazione pisana e fiorentina degli studenti che hanno manifestato per la pace e contro la guerra in Palestina. Non dei pericolosi criminali, né famosissimi influencer, ma i giovani di questo nostro Paese che per una buona volta, non sono rimasti al cellulare a farsi le stories o i reel filtrati.

I manifestanti però, sono stati caricati dalla polizia a manganellate, proprio quando stavano provando a raggiungere il Consolato americano. Il corteo, formato da sindacati di base, studenti e dalla comunità palestinese, ha sfilato per il centro ma poi è stato atteso dalla Polizia che li ha fermati con la forza. Da lì scene di sangue, teste rotte, dolore, ragazzi a terra… e il pensiero va subito ai fatti della scuola Diaz durante il G8 di Genova nel 2001, sottaciuti per troppo tempo.

Se non fosse per i Social, il Web, le informazioni che scorrono veloci, la notizia sarebbe passata quasi inosservata, sotto i click dei Ferragnez. Se qualcosa di positivo dobbiamo trarre dallo scroll di Facebook, Instagram, X, è sicuramente quello di far diventare virali notizie come la manifestazione toscana, trattata in maniera troppo formale e con poche prese di posizioni dure da parte dei mass media.

Roberto Vecchioni

A piangere lacrime di amarezza, rabbia, pesantezza, quella di tutti coloro che hanno ancora una coscienza sociale, è stato Roberto Vecchioni. Lo stesso che ci ha insegnato “E ti diranno parole rosse come il sangue, nere come la notte. Ma non è vero, ragazzo che la ragione sta sempre col più forte. Io conosco poeti che spostano i fiumi con il pensiero e naviganti infiniti… Sogna, ragazzo, sogna, quando sale il vento nelle vie del cuore, quando un uomo vive per le sue parole o non vive più. Sogna, ragazzo, sogna, non lasciarlo solo contro questo mondo…

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