L’ex senatore marsalese ritorna ad occuparsi di politica in prima persona.

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L’ex senatore marsalese Pietro Pizzo è stato eletto, durante un convegno svoltosi di recente a Roma, vice segretario Nazionale del Nuovo Psi.

Pizzo, storica figura del socialismo socialismo siciliano, ha ricoperto diversi incarichi istituzionali. “Ho deciso di dare una mano d’aiuto invogliato dall’intervento del segretario nazionale Stefano Caldoro. Mi impegnerò a ricostruire il partito a Marsala e nella provincia di Trapani dove restano riconfermati segretario Rosario Lunetto (a Marsala) e Innocenzo di Lorenzo alla segreteria provinciale”.

Con Pizzo abbiamo anche parlato dei rapporti con il variegato mondo che orbita attorno ai socialisti e dei vari partiti che sono sorti negli anni con la sigla socialisti.

“Noi del Nuovo Psi – ha continuato l’ex parlamentare regionale – abbiamo come punto di riferimento il partito di Forza Italia del quale ci sentiamo una costola, con la nostra specifica autonomia. Il Psi invece è collocato nel centro sinistra ma lo giudichiamo appiattito sulle posizioni del Partito Democratico. Il nostro auspicio è quello che con una collocazione autonoma tutto questo mondo si riunisca e faccia rinascere il Partito Socialista sotto un’ unica bandiera”.

A Marsala Pietro Pizzo ha sostenuto alle scorse amministrative il sindaco Massimo Grillo. Che giudizio si sente di esprimere sul suo operato?

“Grillo nel mettere in essere tutto il suo ambizioso programma è stato spesso bloccato dalla burocrazia nazionale e regionale che trasferiscono appena in tempo i soldi ai comuni. Comunque sento parlare di possibili cambi nella squadra di giunta. Sono convinto che il sindaco debba avvalersi di persone competenti che lo aiutino ad amministrare Marsala anche anche con il supporto del deputato regionale capogruppo all’Ars di Forza Italia, il marsalese Stefano Pellegrino”.

Che suggerirebbe in tema di ulteriori impegni al sindaco? “Io vengo dalla tradizione in cui gli eletti si raccordavano periodicamente con gli elettori. Sono convinto che Massimo Grillo dovrebbe recarsi periodicamente e sempre più spesso nelle borgate ad incontrare i residenti, ascoltare anche le critiche e dialogare sulla soluzione delle questioni aperte”.

Tra queste, ma il sindaco può fare ben poco, c’è quella della crisi della viticultura. “La regione deve superare tutti gli intoppi burocratici e destinare direttamente agli agricoltori il ristoro previsto per aiutarli a superare la crisi di sistema che stanno affrontando”.