Da molti anni è evidente come nelle grandi città italiane ci sia un grande problema: il caro-affitti. È quanto emerge da una ricerca di Immobiliare.it che evidenzia un boom di richieste in Provincia. Sono soprattutto le città ben collegate e vicine ai grandi capoluoghi a essere favorite.
L’analisi ha preso in considerazione Lombardia, Piemonte, Sicilia ed Emilia-Romagna e dunque le città che orbitano attorno a Milano, Torino, Palermo e Bologna.
Per quanto riguarda la Sicilia, a Palermo si evidenzia il +45% nella domanda di affitti a Catania e il +39% a Trapani. A Catania il relativo aumento dei prezzi segna un +10,5%.
Allo stesso tempo, è scesa la domanda su Milano, calata in 12 mesi del -15,2%, con un aumento dei prezzi del 10%.
Antonio Intini, chief business officer di Immobiliare.it afferma: “Post pandemia c’è stata una forte ricerca di qualcosa di diverso fuori dalla città, ricerca che continua – dice a LaPresse -. Si è parlato di ‘esodo’ post Covid, anche se questo in parte è rientrato, resta la ricerca ad esempio del verde, sia dentro che fuori dalle città. Si cercano sempre più spazi esterni e giardini, che si trovano di più in capoluoghi più piccoli”.
Milano resta comunque il capoluogo di regione più caro d’Italia per gli affitti, seguito da Firenze, Bologna e Roma. Milano domina anche la classifica come capoluogo più caro per l’acquisto casa, secondo i dati aggiornati a fine novembre 2023, con 5.323 euro al metro quadro di media.
Fuori dalla classifica del caro-casa, le città capoluogo di provincia in Sicilia.