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Mozione di sfiducia al sindaco di Marsala: ecco chi la sottoscriverà

Nel corso di una delle ultime sedute del Consiglio comunale di Marsala, Rino Passalacqua, esponente dell’opposizione, intervenendo su uno degli atti propedeutici relativi al bilancio di previsione, tra le altre cose ha lanciato la proposta di raccogliere le relative firme (10), per presentare la mozione di sfiducia al sindaco Massimo Grillo.

Naturalmente, come vi abbiamo raccontato precedentemente, Passalacqua ha motivato quella che a suo dire è stata un’Amministrazione deficitaria da tutti i punti di vista. Tecnicamente la mozione di sfiducia per essere presentata e poi trattata – ed eventualmente votata – in Aula, deve essere correlata, oltre che dall’argomentazione, anche da dieci firme di consiglieri comunali.

Ora che Grillo, che all’inizio del suo mandato aveva ben 21 consiglieri di maggioranza è risaputo, così come a giudicare dai vari interventi in Aula, la stessa maggioranza si è assottigliata di molto. Abbiamo cercato di capire, oltre agli esponenti di opposizione, chi sarebbe disponibile a firmare la mozione di sfiducia che Passalacqua sta approntando. Si sono dichiarati decisamente per il sì alla firma, i consiglieri Walter Alagna e Flavio Coppola, entrambi esponenti transitati dalla maggioranza all’opposizione.

“Sono più volte intervenuto in Consiglio – ci ha detto invece l’esponente di Civicamente, Leo Orlando – e sono stato molto critico per le cose che quest’Amministrazione non ha fatto. Sulla mozione di sfiducia sto discutendo con il mio collega di gruppo Gabriele Di Pietra e probabilmente anche noi saremmo orientati per la firma”.

Tra i tanti consiglieri interpellati, si sono dichiarati nettamente per il no alla sfiducia al sindaco, Gaspare Di Girolamo, Vanessa Titone, Massimo Fernandez e Pino Ferrantelli che però ha aggiunto di essere eventualmente disponibile a sfiduciare in Aula il sindaco qualora si raggiungesse una maggioranza idonea all’approvazione della mozione. Pino Carnese, anch’egli ex esponente di maggioranza, ci ha detto che valuterà secondo le motivazioni che conterrà la mozione di sfiducia ma non esclude che possa firmarla. Elia Martinico, eletta in Forza Italia, ha affermato che della questione, quando sarà sul tavolo della discussione, dovrà raccordarsi con il suo partito.

Più articolato e politico, infine, l’intervento del Presidente del Consiglio, Enzo Sturiano: “Intanto per presentare una mozione di sfiducia occorre motivarla con argomentazioni che vanno al di là della semplice collocazione politica. Tuttavia quando e se arriverà alla mia attenzione, da consigliere comunale, ne valuterò il contenuto e sceglierò il da farsi”.

Da Sturiano, nel suo ruolo di massimo esponente dell’Assise Civica, ci siamo fatti spiegare l’iter dell’eventuale mozione di sfiducia al sindaco. “Trasmesso l’atto correlato di almeno 10 firme – dice Sturiano -, la Presidenza del Consiglio è tenuta a convocare l’Aula con l’atto all’Ordine del Giorno. Se questa dovesse raggiungere la maggioranza assoluta, spetterebbe alla Regione prendere atto di dichiarare decaduto il sindaco e sciogliere così il Consiglio comunale. A loro posto, in attesa di nuove elezioni amministrative, si insedierebbe un Commissario ad hoc nominato da Palermo”.

redazione

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