Radioterapia a Trapani, il sindaco scrive alle Istituzioni: “Situazione intollerabile”

redazione

Radioterapia a Trapani, il sindaco scrive alle Istituzioni: “Situazione intollerabile”

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venerdì 27 Ottobre 2023 - 13:43

Il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida, scrive una nota indirizzata al Presidente del Consiglio, al Ministro della Sanità, ai Gruppi parlamentari di Camera e Senato, al Presidente della Regione Siciliana, all’assessore regionale alla Sanità, ai Presidenti dei gruppi parlamentari all’Ars, ai deputati della Provincia di Trapani, sui gravissimi ritardi per la realizzazione del reparto di radioterapia a Trapani.

Nella lettera Tranchida scrive: “La Città di Trapani ed i cittadini del bacino territoriale dell’intero agro ericino, attendono, ormai da 14 lunghissimi anni, l’allestimento del reparto di Radioterapia oncologica presso l’ospedale Sant’Antonio Abate di Erice. Preliminarmente, mi si consenta di ricordare alle SS.LL le tappe salienti di questa triste vicenda. Nel lontano 19 febbraio del 2009 viene firmato il primo protocollo d’intesa con il quale il Comune di Erice cede all’Azienda Ospedaliera S. Antonio Abate di Trapani un lotto di terreno esteso circa 1400 mq – limitrofo alla Via Europa di Casa Santa per la realizzazione del centro di radioterapia tecnologicamente dotato, e ciò al fine di di creare un polo oncologico provinciale.

Un anno dopo, quindi nel 2010 si viene a sapere che nell’ambito del piano di riordino della rete ospedaliera della provincia di Trapani è stata prevista la realizzazione di una sola struttura per la radioterapia presso il presidio di Mazara del Vallo, da finanziare attraverso i fondi PO FESR Sicilia 2007/2013.Immediatamente viene indetta una Petizione popolare, promossa dai Sindaci e dai Presidenti dei Consigli Comunali di Erice, Trapani, Favignana, Valderice, Custonaci, Paceco, Buseto Palizzolo e San Vito Lo Capo oltre che dalle Associazioni ‘Mondo Donna’, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, Associazione Italiana Donatori di Organi, MOICA e AIDM Associazione Italiana Donne Medico.

Il 16 febbraio 2010 la petizione, con le 29.135 firme raccolte, viene consegnata dai Sindaci del territorio al Presidente della Regione Siciliana on. Raffaele Lombardo che, nel corso dell’incontro a Palazzo d’Orleans ebbe ad affermare….”Rassicurate la popolazione trapanese, perché a Trapani si farà un secondo centro di radioterapia” impegnandosi a trovare, entro 6 mesi, la dotazione finanziaria necessaria affinché anche il bacino territoriale di Trapani-Agroericino potesse avere il reparto di radioterapia fortemente auspicato dalle popolazioni.

Il 24 febbraio 2010 la Presidente del Consiglio Comunale di Erice indirizza al Direttore dell’ASP di Trapani, Fabrizio De Nicola, una nota di sollecito a presentare al Comune “un progetto preliminare di una struttura di circa 1000 mt cubi destinata a reparti ospedalieri ed a centro oncologico, corredato di apposita formale richiesta finalizzata all’ottenimento della variante urbanistica”, atto di competenza del Consiglio Comunale.L’1 dicembre 2010 l’allora Assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, nel corso dei lavori per celebrare la “Giornata della Salute” annuncia che… la provincia di Trapani sarà dotata di due centri di radioterapia: uno presso l’ospedale di Mazara del Vallo, l’altro a Trapani avvalendosi finanziariamente di due programmazioni distinte che utilizzeranno fondi diversi. Passa poco più di un anno e l’1 febbraio 2012 con Deliberazione n. 263, il Direttore Generale dell’ASP di Trapani approva il progetto preliminare del nuovo edificio da realizzare “al fine di poter avviare la procedura di variante allo strumento urbanistico per il cambio della destinazione d’uso dell’area dove è prevista la realizzazione dell’opera, dalla originaria destinazione a “parcheggio” ad aera per “attrezzatura sanitaria”.

Quattro anni dopo, il 16 marzo 2016, la procedura di variante urbanistica si conclude con l’emissione del Decreto del Direttore Generale del Dipartimento Regionale dell’Urbanistica n.44 del 16/3/2016. Il 4 luglio dello stesso anno 2016, l’ingegnere Francesco Costa (ASP di Trapani), Responsabile Unico del Procedimento, firma gli atti preliminari all’avvio della progettazione esecutiva dei lavori di realizzazione del servizio di radioterapia ed ampliamento dell’Ospedale “Sant’Antonio Abate” di Trapani.

Il costo stimato dell’opera, che prevede la costruzione di una nuova palazzina a quattro elevazioni nel cui secondo piano seminterrato è previsto il Servizio di Radioterapia ed il Reparto di Oncologia con 6 posti letto, ammonta ad € 12.669.000,00 per il nuovo edificio; € 500.000,00 per il collegamento coperto tra il nuovo edificio e l’esistente complesso ospedaliero e € 304.500,00 per il parcheggio esterno. Nel febbraio del 2018, con Decreto dell’Assessore Regionale alla Salute, Ruggero Razza, l’opera viene finanziata con fondi dell’Accordo di Programma ex art.20 della Legge n.67/1988 per un importo di € 14.000.000,00 per l’ampliamento e l’adeguamento a norma del “S.Antonio Abate” e per € 3.400.000,00 per la realizzazione del Servizio di Radioterapia. Il 18 settembre 2018 la Direzione Strategica dell’Asp di Trapani emette un comunicato nel quale afferma che….. “non vi sarà alcun allungamento dei tempi per la realizzazione dell’ampliamento dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani, con la previsione di una nuova palazzina e del servizio di radioterapia”. Purtroppo, i cittadini trapanesi e dell’agro ericino sono fermi a questa data!

Nel frattempo, a novembre 2017, il Reparto di Radioterapia Oncologica dell’Ospedale “Abele Ajello” di Mazara del Vallo, preannunziato nel 2010 dall’Assessore Massimo Russo, aveva iniziato a funzionare operando sulla base di una convenzione triennale, via via rinnovata ed ancora in corso, tra ASP di Trapani e Villa Santa Teresa di Bagheria, azienda confiscata alla mafia.Per quanto riguarda invece il reparto di Trapani, la cul apertura era stata parimenti preannunziata nel 2010 dall’Assessore Massimo Russo, dal 2018 ad oggi, a parte qualche comunicato stampa da parte dell’Asp di Trapani con vari annunci sulla ormai imminente costruzione del reparto di radioterapia, e i reiterati solleciti dei Sindaci in fase delle Conferenze dei Sindaci susseguitesi, nulla nova.

Ed è stato nel 2022 che, chiusa la difficile fase del Covid, di fronte all’assordante silenzio e alla ingiustificata inerzia, in Città si è costituito il “Comitato promotore per la radioterapia a Trapani” con 300 iscritti che oggi chiedono a gran voce l’avvio del servizio. Sono semplici cittadini ma sono anche alcuni familiari dei tanti malati oncologici costretti a viaggiare più volte alla settimana verso Palermo, Bagheria o Mazara del Vallo per poter affrontare le già dolorose terapie necessarie del caso. Preciso che in tutti questi anni i Comuni del Distretto D50 hanno investito denaro pubblico per assicurare ai cittadini malati oncologici, il trasporto da e per i Centri in cui si effettua la radioterapia sottraendo dette risorse ad altri servizi da rendere alle fasce deboli delle nostre Comunità già in affanno e ciò, paradossalmente all’Ente al quale, già nel 2028 sono stati assegnati con Decreto dell’Assessore Regionale alla Salute, finanziata con fondi dell’Accordo di Programma ex art.20 della Legge n. 67/1988 per l’ampliamento e l’adeguamento a norma del “S.Antonio Abate” e per per la realizzazione del Servizio di Radioterapia. Una situazione che, come è facile comprendere, lascia amarezza, tanta amarezza.

Una amarezza resa ancora più intollerabile dall’essere venuti a conoscenza del fatto che per la realizzazione di tale importante e vitale opera per le nostre Comunità, i finanziamenti esistono e che manca solo l’adozione, da parte del Governo Regionale, della delibera per il completamento dell’attività relativa all’emergenza Covid nella quale sono inclusi gli 11 milioni di euro di finanziamenti destinati alla realizzazione del reparto di radioterapia presso l’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani.

Un atto che si sarebbe potuto firmare immediatamente a ridosso dell’insediamento del Governo Regionale in carica e che i cittadini attendono ormai da ben 14 anni. Al di là del colore politico, quale rappresentane della Città capoluogo e a nome dell’intera comunità di Trapani- Agro ericino, chiedo, confidando nella Vostra riconosciuta sensibilità in materia, un repentino cambio di marcia ed un intervento risolutivo affinché il diritto alla salute del siciliani tutti, anche quelli della provincia di Trapani, sia garantito e rispettato“.

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