Non è solo una questione di genere

Vincenzo Figlioli

Punto Itaca

Non è solo una questione di genere

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sabato 09 Settembre 2023 - 06:45

La sensibilità è debolezza. La bontà è ingenuità. La gentilezza è falsità. La mitezza è arrendevolezza. La responsabilità è noiosa. La pazienza e la riflessività fanno perdere tempo e occasioni. La simpatia è più importante dell’empatia. La formazione culturale conta meno della ricchezza materiale. Ad essere onesti si rimane poveri. Una bugia ripetuta cento volte diventa verità. Il potere controlla la giustizia. L’ambiente è di tutti e (quindi) di nessuno. Considera normale che il 10% della popolazione controlli il 90% della ricchezza mondiale. Non fermarti di fronte a nulla. Comandare è meglio che fottere. La sofferenza è contagiosa, stanne lontano. Liberati dagli ostacoli che ti impediscono di realizzare i tuoi progetti. Non temere di sporcare, troverai sempre un tappeto sotto cui nascondere tutto. Ricorda che non c’è differenza tra un giovane che manifesta contro i grandi della terra, una donna che esce in minigonna, un gay che ostenta la propria sessualità, un immigrato che attraversa il Canale di Sicilia: hanno tutti sfidato il sistema e se succede qualcosa, se la sono cercata.

George Orwell lo chiamava bispensiero, ma potremmo definirla la logica della sopraffazione del nostro tempo. Quella in cui maturano gli episodi di bullismo e cyberbullismo tra le giovani generazioni, ma anche la xenofobia, l’omofobia, il mobbing, lo stalking, la violenza di genere e i femminicidi. E’ fondamentale ricordare, a riguardo, che per mantenere le proprie posizioni il potere ha sempre fatto in modo di dividere le sue vittime. E continua a farlo, anche adesso.

Di fronte alla tragedia di Marisa Leo c’è una comunità sconvolta ed è estremamente difficile trovare le parole giuste per esprimere un’indignazione corale. I pensieri corrono velocemente, col rischio di ingolfarsi e sprofondare nello stereotipo. I racconti e le testimonianze che stiamo leggendo e ascoltando in queste ore ci consegnano però una piccola lezione, a mio parere estremamente importante: Marisa Leo credeva tanto nel riscatto di questa terra, nella solidarietà, nella gentilezza. E allora, al di là dei generi, dei colori e delle condizioni sociali ed economiche di partenza, tutti coloro che credono in questi valori hanno il dovere di spezzare la catena delle atrocità che stanno avvelenando il nostro tempo lavorando a un’alleanza tra sensibili, tra gentili, tra empatici, tra solidali, tra coloro che non si rivedono nel vangelo della sopraffazione e che hanno continuato a coltivare, individualmente, la propria obiezione di coscienza rispetto al pensiero dominante. Un’alleanza del genere sarebbe davvero capace di cambiare il mondo e di scongiurare quel naufragio collettivo a cui sembriamo irrimediabilmente destinati.

(in copertina l’opera dell’artista Fabio Ingrassia, “Stop violence”)

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