Campobello commemora i 31 anni della Strage di via D’Amelio

redazione

Campobello commemora i 31 anni della Strage di via D’Amelio

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domenica 16 Luglio 2023 - 14:00

Il sindaco Giuseppe Castiglione invita la cittadinanza a partecipare alla cerimonia di commemorazione del 31° anniversario della Strage di Via D’Amelio, che si terrà giovedì 19 luglio, a partire dalle ore 16.30, nella borgata marinara di Torretta Granitola, a Campobello di Mazara.  

La manifestazione, intitolata “I nostri eroi”, prenderà inizio alle ore 16.59 in punto, ora della Strage, con il ricordo dei nomi dei caduti da parte di 6 consiglieri comunali.

A seguire, si alterneranno la lettura della “lettera di Manfredi Borsellino al padre” a cura di Emilia Catalano, (nipote di Agostino Catalano, agente della scorta di Paolo Borsellino) e un’allocuzione di Salvatore Catalano, (fratello di Agostino). Interverranno, inoltre, il sindaco e il presidente del Consiglio comunale Piero Di Stefano.

Alle ore 17.30, nella chiesa Maria Assunta Stella del Mare, l’arciprete don Nicola Patti celebrerà la messa in onore del giudice Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, che persero la vita nel vile attentato che si è consumato in via D’Amelio nel 1992.

La cerimonia è curata dall’addetto al cerimoniale Nino Centonze.

«È importante – afferma il sindaco Castiglione – ricordare il sacrificio dei servitori dello Stato morti per mano della mafia, affinché si acquisisca sempre piena consapevolezza di quanto sia feroce il potere mafioso. ll valore dell’insegnamento di libertà e di legalità che ci è stato lasciato dai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino non deve infatti essere disperso, ma deve costituire un esempio per tutta la società civile campobellese, che sta vivendo un momento particolarmente difficile, ma che, dopo la cattura di Matteo Messina Denaro, avvenuta il 16 gennaio 2023, può finalmente guardare con fiducia verso un riscatto e verso un futuro libero dal condizionamento mafioso».

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