“Stupore e rammarico”, sono i sentimenti espressi dall’ex sindaco Alberto Di Girolamo dopo la diffusione di una notizia che rallenta ulteriormente la realizzazione della bretella Marsala-Mazara. Il finanziamento di 135 milioni di euro per l’opera, infatti, è stato dirottato verso altre province.
“Questo tratto di strada – ricorda Di Girolamo – è fondamentale per lo sviluppo della città, che complessivamente è isolata dal resto della Sicilia. Collegherebbe meglio Marsala con l’autostrada “Mazara- Palermo”, con la valle del Belice, con la provincia di Agrigento, con il parco archeologico di Selinunte, facilitando il trasporto delle merci e delle persone. Contemporaneamente si ridurrebbe di molto il traffico veicolare in via Mazara, facendola diventare più sicura. La città diventando più facilmente raggiungibile, diventerebbe più attrattiva anche dal punto di vista turistico e ne beneficerebbe anche l’aeroporto. I vari ospedali della provincia sarebbero meglio collegati fra loro e quindi più raggiungibili, aspetto da non da sottovalutare. Un investimento di 135 milioni di euro e forse di più, avrebbe creato lavoro per alcuni anni per centinaia/migliaia di persone e per decine di imprese. I dirigenti dell’Anas nel 2020 con il progetto quasi pronto (l’iter si era rallentato a causa del Covid) mi avevano assicurato che erano disposti a prendersi in carico il tratto di scorrimento veloce che dall’ospedale Paolo Borsellino porta all’aeroporto di Birgi, investendo altri milioni per adeguarlo, insieme alle gallerie, alle nuove normative”. Di Girolamo, da sindaco, aveva puntato molto su quest’intervento, nell’ambito delle progettualità legate all’agenda urbana. “Le gare dovevano essere espletate e i lavori già iniziati. Ci si poteva aspettare un rallentamento dell’iter, ma non che il finanziamento fosse stato dirottato verso altre province: è un fatto di una gravità inaudita. Marsala resterà isolata ancora per altri decenni o per sempre, con tutte le conseguenze economiche e sociali”.
Alla luce di ciò, Di Girolamo si chiede per quale ragione “il sindaco Grillo si sta facendo scippare tutti i finanziamenti per le grandi opere”. “Perché non viene tenuto in considerazione dal governo regionale e nazionale? Perchè sicuramente sono stati loro a spostare i finanziamenti. Si può dire con certezza che i suoi governi “amici” hanno preso da Marsala per dare agli altri, perché il sindaco non ha alcun peso politico, non riesce a fare squadra e non sa difendere gli interessi della città, nè con le buone nè battendo i pugni”. Alla luce di ciò, Di Girolamo si chiede perchè Grillo e i consiglieri comunali non si dimettano. “Capisco che tanti sono attaccati alla poltrona con un doppio strato di colla, ma una volta tanto un sobbalzo di orgoglio farebbe molto bene alla città e anche a loro. Più questo sindaco rimane attaccato alla poltrona, più danni irreparabili continuerà a fare alla città”.