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Un budello di città

Inutile girarci intorno: gli italiani, escluse poche eccezioni, non sono contenti delle città in cui vivono. Una mole di stress quotidiana si consuma dietro al traffico veicolare, ai servizi che non funzionano, per non parlare di quanta burocrazia fa perdere tempo prezioso.

Miur, Masaf, CID, SPID, ISEE, TARI, CFU, COC… i nomi per descrivere tasse, ministeri, crediti formativi, password d’accesso si sono ridotti come le città in cui viviamo. Stiamo parlando principalmente dei centri storici e urbani. Marsala è un esempio – e per il vero non l’unico in Provincia – di come una città cambia volto nel segno della tanto sbandierata ‘sostenibilità’ dove tutto cambia non sempre per migliorare le cose. Anzi. C’è troppo pressappochismo quando si parla di non perdere fondi europei, quando si dice “meglio farli i progetti che non”… no! A volte meglio di no. Da oltre un ventennio Marsala si è trasformata, prima con le innumerevoli rotonde che un tir o un autobus fanno fatica ad attraversare, poi con le nuove piazze (per lo più incomplete), le piste ciclopedonali come quella dello Stagnone prima e come quella del Lungomare oggi, in fase di costruzione.

Le strade però non si ampliano, al contrario si restringono. Si dovrà rinunciare al marciapiede per fare spazio alla ciclabile del litorale Boeo, così come il rettilineo della Riserva è diventato a un solo senso di marcia e con pochissimi sbocchi per chi volesse immettersi verso la SP 21.

Le ultime novità riguardano Piazza Mameli e lo spartitraffico di Piazza Piemonte e Lombardo nel punto in cui si procede verso via Loi e via Verdi. La cosiddetta ‘Porta Mare’ diventerà un tutt’uno con il Monumento ai Mille, una passerella mare ma senza il mare (per il vero in un progetto dell’Amministrazione guidata da Giulia Adamo l’acqua c’era), che collega la ‘nave’ simbolo dello sbarco con Porta Garibaldi.

Una domanda sorge spontanea, a voler citare Lubrano: cosa succederà ai mezzi che di solito svoltano da via delle Sirene, via Vespri e via Quarto? Chiuderanno anche queste arterie? Via Sibilla, che attualmente è uno dei maggiori sfoghi veicolari del centro, come diventerà? Giorni fa l’Amministrazione comunale ha incontrato i cittadini per parlare del futuro look dell’area compresa tra via Verdi e il lungomare di Marsala.

A ben vedere, nel video che ricostruisce l’area, sembra che la strada si restringa. Ancora una volta. Ai tecnici verrebbe da dire: ma quando si parla di sostenibilità, di materiali ecocompatibili, esattamente di cosa parlate? Di quali materie prime? Illuminazione innovativa e con risparmio energetico… spiegateci. Approfondite. Noi ascolteremo volentieri. Perchè ci stiamo accorgendo di vivere in un colabrodo, in un budello di città. E vorremmo capirci meglio. 

Claudia Marchetti

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