Oggi, a 31 anni di distanza dalla Strage di Capaci, ricordare quelle pagine di storia della nostra isola, è un dovere civico. Oltre che un diritto di ognuno di noi ad un futuro migliore per la propria terra.
Diverse le iniziative in Provincia di Trapani. La prima, l’intitolazione di un plesso scolastico a Castelvetrano, a Giuseppe Di Matteo, il bambino ucciso dalla mafia in maniera brutale, sciolto nell’acido.
La segreteria provinciale del Partito Democratico esprime soddisfazione per l’intitolazione della scuola “… un segnale importante per tutta la provincia, in considerazione delle indagini ancora in corso sui finacheggiatori che hanno consentito la lunga latitanza di Matteo Messina Denaro – affermano i dem -. Nel trentunesimo anniversario della strage di Capaci, è necessario non solo ricordare il Giudice Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Rocco Dicillo, Vito Schifani e Antonino Montinaro, ma soprattutto tenere alta l’attenzione sui territori, nella consapevolezza che la presenza della mafia, come ci hanno dimostrato i recenti fatti di cronaca, continua a condizionare la nostra provincia”.
Al Tribunale di Marsala si è svolta l’iniziativa “Un Seme di Legalità” promossa dalla sottosezione dell’ANM di Marsala assieme alla Presidenza del Tribunale, alla Procura e all’Ordine degli Avvocati di Marsala.
“In questo giorno in cui ricordiamo le vittime della strage di Capaci, abbiamo inteso come Amministrazione partecipare a questa significativa e importante manifestazione tenutasi al Palazzo di Giustizia e abbiamo apprezzato tantissimo questo nuovo modo scelto dal Presidente dell’Anm Fabrizio Guercio, dalla Presidente Alessandra Camassa, dal Procuratore della Repubblica Fernando Asaro e dal Presidente dell’Ordine degli Avvocati Giuseppe Spada di coinvolgere i giovani attraverso l’arte in una logica di piena partecipazione – sottolinea il sindaco Massimo Grillo -. E’ questo un seme importante che può dare tanto frutto. Da parte nostra abbiamo fatto presente che stiamo portando avanti uno specifico progetto che ha avuto inizio con l’intitolazione della strada del Commissariato a Emanuela Loi e che è proseguito con la denominazione delle vie del quartiere di Sappusi agli altri eroi delle stragi di Capaci e via D’Amelio. Il nostro operato è chiaro. Nei quartieri ad alta densità abitativa desideriamo creare ogni possibile forma di aggregazione con particolare attenzione per i più giovani per i quali, peraltro, renderemo presto pienamente fruibile il Parco della Salinella”.
Stamani intanto al Complesso San Pietro si è svolta una delle tappe del Percorso di Cittadinanza Attiva attraverso la lettura dei libri “forti” voluto dall’Amministrazione Grillo e attuato dalla direzione della Biblioteca in collaborazione con la Libreria Mondadori. L’iniziativa è inserita nel Maggio dei libri 2023 “Se leggi sei forte” di Marsala Città che legge. Oggi l’incontro con gli studenti della scuola Mazzini è stato dedicato alle pubblicazioni su Giovanni Falcone.
Il Comune di Favignana – Isole Egadi ha commemorato oggi il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, morti il 23 maggio del 1992 nella strage di Capaci. Questa mattina il sindaco Francesco Forgione e l’assessore alla Cultura Monica Modica hanno deposto una corona di fiori davanti alla scuola dell’Infanzia intitolata ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Alla breve cerimonia hanno preso parte i bambini della scuola materna e una classe della scuola elementare e rappresentanti delle autorità locali.
“La nostra scuola dell’Infanzia è dedicata a Falcone e Borsellino”, dice il sindaco Francesco Forgione che così continua: “Oggi, nell’anniversario della strage di Capaci, abbiamo deciso di organizzare una manifestazione sobria proprio qui, con i bambini. Abbiamo il dovere della memoria ma anche di rinnovare un impegno, la lotta alla mafia. La costruzione di una coscienza civile parte proprio dall’infanzia, da quando si formano le coscienze. Dobbiamo dare ai nostri bambini gli anticorpi contro ogni forma di violenza, di sopraffazione, contro ogni forma di sopruso e manifestazione del potere mafioso. Oggi non abbiamo ricordato due eroi ma due persone buone che hanno sacrificato le loro vite per la libertà e i diritti di tutti”.
Anche ad Erice si commemorano i giorni delle Stragi di Mafia per non dimenticare: “Il 23 maggio 1992, giorno in cui furono assassinati con un vile attentato il dottor Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani, rappresenta una data da scolpire nelle memorie di tutti noi – afferma la nota della sindaca Daniela Toscano -. Giovanni Falcone è per tutti noi il simbolo della gente perbene che ha sempre creduto nella giustizia e nella legalità, è l’esempio del coraggio e del senso del dovere; le sue parole, potenti, ed i suoi insegnamenti civili, continuano a tuonare potenti ed intense; scuotono le nostre coscienze, le animano, ci spingono a rigettare con convinzione ed indignazione la criminalità organizzata. Tutto questo è per noi Giovanni Falcone. Un grande Uomo tra gli uomini, simbolo dei valori giusti che dovrebbero sempre caratterizzare le nostre azioni, da custodire e proteggere per sempre”.
È stato inaugurato stamattina nel quartiere di Villa Mokarta, in occasione del trentunesimo anniversario della Strage di Capaci, un murales antimafia realizzato dall’artista Nanno Gandolfo con l’associazione Compagnia dei mirtilli di Paola Stabile. Il murales è stato realizzato grazie ai fondi della democrazia partecipata del Comune di Erice che sono stati investiti nel progetto “Dietro al muro”, portato avanti in collaborazione con l’Istituto Scolastico “G. Pagoto”, l’associazione Libera e VMK Lab. Un vero e proprio laboratorio, un percorso didattico sulla pittura murale contemporanea, in particolare la tecnica dell’aerosol-art, che ha consentito il coinvolgimento di tanti ragazzi.
L’evento conclusivo che si è tenuto stamattina a Erice, dal titolo “23 Maggio: i giovani e la memoria” si è tenuto nella via Raffaello Sanzio (di fronte il plesso scolastico “Walt Disney”), con la partecipazione di moltissimi giovani e cittadini.
«Ringraziamo l’artista Nanno Gandolfo, tutti i giovani che hanno contribuito ed anche la famiglia Palermo che ha consentito che questa bellissima opera potesse prendere forma nella facciata della loro abitazione – commentano la sindaca Daniela Toscano e l’assessora con delega ai servizi sociali e pubblica istruzione, Carmela Daidone –. Questo murales rappresenta per noi la sintesi di una serie di concetti e di significati e contribuirà a valorizzare ulteriormente il quartiere di Villa Mokarta esaltando i valori della legalità e della giustizia e rappresentando quasi un vero e proprio monito. Siamo fortemente convinte che iniziative come queste siano fondamentali e il nostro augurio è che quest’opera, dal forte valore simbolico, possa far riflettere tutti coloro i quali di lì passeranno, così da ricordare che dietro il sacrificio di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti di scorta c’è un’idea di giustizia che tocca a noi portare avanti nel nostro impegno quotidiano».