I primi di ottobre dello scorso anno, si sono conclusi i lavori per il nuovo parcheggio nella zona dello Stadio Municipale di Marsala. O almeno questo era l’annuncio del Comune lilybetano che spiega come l’area cambiava volto da un punto di vista della viabilità.
Però, di fatto, non sembra proprio così. Su via degli Atleti infatti – nel tratto compreso tra via Marettimo e la nuova rotatoria di via Caduti di Superga – ci sono tre corsie a senso unico di marcia, una sul lato destro e una al centro della strada, con direzione consentita dalla nuova rotatoria verso la strada dietro la gradinata dello Stadio e una terza posta lungo il lato del “Nino Lombardo Angotta” sempre questa con direzione verso il retro dell’impianto.
Quindi i veicoli provenienti da via Dante Alighieri, ex Circonvallazione, e che transitano su via degli Atleti, si immettono sulla via retrostante la gradinata dello Stadio oppure nella corsia principale che porta fino al cavalcavia di via Amendola. In tutto il viale Olimpia invece, è previsto il parcheggio con segnaletica verticale e orizzontale; al momento le strisce sono blu ma non sono a pagamento, secondo quanto stabilito dall’Amministrazione comunale.
Al momento però, nonostante l’annuncio di ottobre, non sembra che l’area sia definitivamente completata così come si era detto. La strada principale in cui i mezzi procedono verso il centro città è completamente dissestata e piena di buche, vista tra l’altro l’importante pioggia delle ultime due settimane, e non è stata mai aggiustata, anzi.
Prima sono state smantellate le varie isolette pedonali molto rischiose per le vetture e i pedoni: lasciavano poco spazio, peraltro, al passaggio di grossi automezzi. Poi la rottura della stessa strada a causa di vari lavori tra cui le fognature, che hanno portato a rompere il manto stradale ben due volte. Adesso è tutto rimasto com’era e sarebbe urgente ripristinare adeguatamente la carreggiata.
Quello che poi accadrà in futuro col parcheggio accanto al “Nino Lombardo Angotta” è già da pensare se la Città non vorrà rinunciare ad avere una società calcistica degna, se non vorrà dare un contributo sportivo alle nuove generazioni, all’atletica e a tutte le realtà sportive del territorio.