Per fatti personali che non interessano i nostri lettori, conosciamo benino la Lombardia. Diciamo la nostra sulla candidatura annunciata ieri dal Pd di fare scendere in campo contro il governatore uscente Attilio Fontana e contro la sua ex vice Letizia Moratti, Pier Francesco Maiorino.

E chi è vi siete chiesti? Giusto. Andate su Wikipedia che lo definisce politico e scrittore. Nulla di più. Un curriculum convincente per un elettorato che non ne vuol più sapere di politici professionisti. Sono cresciuti in questi anni difficili sindaci ed assessori che hanno tutti i titoli per rappresentare il centro sinistra. Noi ne citiamo l’ex sindaca di Crema, Stefania Bonaldi che si è distinta per aver portato avanti azioni per i diritti delle coppie omosessuali e per aver difeso i migranti garantendo loro l’iscrizione anagrafica e la residenza.

Il Pd poteva osare lanciando una donna come candidata, una ex sindaca, un avvocato, una che avrebbe intercettato il voto di molti scontenti. E potremmo citarne altri tutti di centro sinistra e tanti di loro eletti nel pd. Invece il Pd e compagnia candidano il perito informatico Majorino che dal 2004 non ha mai smesso di occupare una poltrona della politica. Archiviata la folle idea di chiedere agli elettori di votare la falsa copia della destra con donna Letizia, come potevano organizzarsi per …perdere? Noi giriamo questa tipologia di scelta ai dirigenti provinciali dei Democratici della provincia di Trapani perché traggano esempio. Per la Lombardia ci permettiamo un pronostico: il centrosinistra perderà e il giorno dopo sarà solo colpa degli elettori che non hanno capito, che non vanno a votare, che sono populisti, che sono leghisti, che non si informano, che non son più comunisti, che sono iscritti al sindacato, ma non votano dalla “giusta” parte, che e che….