Tra i provvedimenti che “girano”, non so se ci capite, ci sarebbe quello di indicare ai sindaci di utilizzare con parsimonia l’illuminazione pubblica.
Questa decisione proverrebbe dal governo cosiddetto dei migliori guidato da Mario Draghi e verrebbe ereditato dal prossimo esecutivo di centro destra guidato a quanto appare ormai certo, da Giorgia Meloni. Siamo d’accordo. Occorre risparmiare energia e dopo i sacrifici che faremo a casa con le lampade spente, è giusto che anche la parte pubblica (cioè sempre noi) faccia la sua.
Anzi visto che di proposta in proposta arrivano notizie che alcuni comuni in giro per l’Italia hanno già preso un, come dire, relativo provvedimento ci chiediamo che aspettano a farlo Massimo Grillo (Marsala) e Giacomo Anastasi (Petrosino) sindaci delle città da decenni di riferimento della nostra testata cartacea Marsala c’è. Estendiamo l’invito anche a quanti tra gli amministratori locali ci seguono (e credeteci, senza falsa modestia, sono in tanti), e li invitiamo ad organizzarsi in tal senso. Perché certamente di organizzarsi si tratta.
Non facciamo che ad una data ora (notturna si capisce) si spengano le luci ad “muzzum”. Bisogna capire le esigenze degli abitanti di quel quartiere, la grandezza e la lunghezza della strada nella quale azzerare l’ illuminazione, l’isolamento della contrada da fare restare al buio e via così con il candelabro in mano. Facciamo un esempio banale: se a Mazara del Vallo occorre spegnere la zona del porto nella nottata quando (magari non è così ma è tanto per per dire) le barche arrivano o partono, si creerebbero danni e non varrebbe la pena.
Le scuole, magari quelle più ubicate nei centri storici, potrebbero non accendere la luce di notte (tanto, verrebbe da dire, i ladri hanno dimostrato di infischiarsene e sono entrati lo stesso). Gli uffici pubblici possono tranquillamente accendere le luci nella tarda mattinata se non c’è cattivo tempo…esempi insignificanti lo capiamo.
Ma spetta ai sindaci che di illuminazione pubblica se ne intendono prendere le decisioni del caso. Intanto per le vie della città il risparmio è già in atto. Avete visto da anni quante lampade della palificazione stradale sono spente nel vostro quartiere? Ecco la proposta rivoluzionaria e al tempo stesso economica: non sostituiamo le lampade che si sono “fulminate” tanto non occorre alcun progetto, su questo le amministrazioni sono già preparate.