Il problema dell’approvvigionamento idrico a Marsala ormai è una (brutta) consuetudine in Città. Non solo si lamentano gli abitanti del centro storico – che hanno scritto una lettera di protesta pubblicata sulle nostre testate – che da tre anni vivono malumori e preoccupazioni per la mancanza di acqua in casa, con tutto ciò che ne comporta in termini di disservizi e ‘noie’ varie, legati al chiamare numerose volte gli uffici comunali, quasi sempre irraggiungibili, o l’autobotte.
Ma da oltre un mese abbondante, bar e ristoranti soprattutto la sera restano senza acqua. “Per chi come noi ha un’attività di ristorazione, bar o pub, rimanere completamente privi di acqua principalmente nelle ore pomeridiane e serali comporta non poter fornire diversi servizi – ci dicono diverse attività commerciali del centro storico -. Non possiamo neanche fare un caffè e nei servizi igienici dobbiamo affiggere un biglietto con su scritto ‘fuori servizio’. La situazione non può andare avanti così in vista dell’estate e con il maggiore afflusso di visitatori e turisti. Ricordiamoci – affermano – che per due anni siamo stati piegati dalla pandemia, lavorando poco e niente se non in estate. Dal Comune, da noi più volte sollecitato, ci hanno fatto sapere che la situazione si protrarrà ancora per mesi”.
Da qui nascono le preoccupazioni e le proteste di abitanti e di titolari di attività di ristorazione, principalmente. La situazione paga ancora gli strascichi della vicenda nitrati con i pozzi che venivano chiusi dall’ente comunale. Ancora oggi – secondo voci di Palazzo – restano chiusi 4 pozzi e l’acqua va centellinata. La pressione è insufficiente ed in estate – con il consumo maggiore del bene primario – le problematiche potrebbero aumentare in maniera esponenziale anche rispetto agli anni passati.
In queste ore dovrebbe però tenersi una riunione dell’Ufficio apposito con l’assessore al ramo per ricercare soluzioni in merito.