Referendum giustizia, il 12 giugno si vota. Lega Sicilia: “Molti non lo sanno”

redazione

Referendum giustizia, il 12 giugno si vota. Lega Sicilia: “Molti non lo sanno”

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lunedì 16 Maggio 2022 - 11:09

Domenica 12 giugno, in concomitanza alle elezioni amministrative di molti comuni, si voterà anche per il Referendum sulla Giustizia. 

“Cinque i quesiti Referendari che rimettono al centro temi che possono fare la differenza tra una Giustizia Giusta in cui avere fiducia e una giustizia di cui invece in certi casi temere – affermano Maricò Hopps  e Francesco Cannia del Comitato SI Provincia di Trapani per Lega Sicilia-Prima l’Italia -. Dal Sì per la Riforma del CSM, che consentirà di  porre fine alle correnti e ai giochi di potere in magistratura, al Sì per l’Equa Valutazione dei Magistrati, dicendo basta a magistrati che giudicano altri magistrati, e ancora il Sì alla Separazione delle Carriere per una magistratura imparziale e più trasparente, il Sì per il Limite agli Abusi della Custodia Cautelare evitando il carcere a innocenti cittadini e imponendo la tutela per i cittadini onesti, e infine il Sì all’”Abolizione del Decreto Severino” che certe volte permette un uso politico della giustizia. Il 12 giugno ogni italiano avrà modo di dire Sì per riportare il valore della giustizia a quello di Diritto”.

“Ad ognuno degli esponenti politici della provincia di Trapani, ad ognuno degli amministratori locali, dai sindaci ai consiglieri comunali , dagli assessori ai presidenti di consiglio, ai deputati regionali e nazionali, ai rappresentanti dei partiti e dei movimenti civici che animano la vita politica del nostro territorio, alle associazioni e alle categorie, l’invito ad informare e avviare un dibattito sul voto referendario di domenica 12 giugno che forse sta scontrandosi contro un muro di voluto silenzio – continuano dal Comitato della Lega -. La Giustizia riguarda ognuno dei cittadini da noi rappresentati ci aspettiamo pertanto che, a cominciare dagli  esponenti di quei partiti che hanno già aderito a livello nazionale alla Campagna del Sì, il mondo della politica provinciale prenda parte all’informazione con una presa di posizione pubblica e l’avvio di quelle attività per la campagna referendaria, per la campagna del Sì, cosi da poter coinvolgere i cittadini e poter portarli al voto in maniera consapevole”.

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Un commento

  1. Il peso politico di una PROPOSTA che va ad infrangersi con una realtà politica in fase di decadenza. Si parla di lealtà, di meritocrazia, di giustizia, di trasparenza (COSE CHE GLI ITALIANI SCONOSCONO). Prima di proporre un REFERENDUM e di coinvolgere il popolo sarebbe opportuno rendere quel popolo parte integrante di una politica basata SOLO sui propri interessi… Fratelli d’Italia e Lega in Sicilia ne sono l’esempio.
    Non lo dice un semplice cittadino ma i NUMERI che portano SALVINI e MELONI ad essere i nuovi politici ma di vecchio stampo. La politica oggi non ha più valori, simboli, passioni. Basta accendere la tv e vedere i cambi di casacca, sembra di essere al CALCIOMERCATO e i politici siciliani lo sanno benne.
    Invitare gli elettori alle urne con un centro destra spaccato e come auto infliggersi delle percosse (vedi MELONI E SALVINI in prov. di TRAPANI e non solo).
    Si RITORNA AL FUTURO e AL PASSATO come se nulla fosse, come se la gente non vedesse, ma la verità è una, IL POPOLO SI E’ STANCATO DI NON AVERE RISPOSTE.
    Un sentito grazie a FORZA ITALIA-LEGA-FRATELLI D’ITALIA X AVER DISTRUTTO L’UNICA SPERANZA CHE AVEVAMO…IL CENTRO DESTRA

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