Ci scrive una cittadina e lettrice marsalese su un fatto accadutole ieri, poco prima dell’inizio della Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo e che ha come “protagonista” la segnaletica provvisoria di divieto di sosta con rimozione.

“Mai e poi mai avrei pensato di essere polemica nel giorno del Giovedì Santo… Ore 12 circa, parcheggio per pochi minuti la mia auto in via Mazzini per prelevare mio figlio da casa di un amico. Torno 10 minuti dopo e la mia macchina era sparita. Il “siminzaro”, posizionato accanto al posto in cui avevo parcheggiato la mia auto, mi dice che l’ha presa il carro attrezzi. Motivo? C’era un cartello, con divieto di sosta per processione, che io non avevo  visto in quanto “nascosto” dalla bancarella del “siminzaro”. Premetto che la via era piena di macchine parcheggiate. Ma non contesto il verbale. Ho commesso un’infrazione e l’ho immediatamente pagata. In tutti i sensi. Contesto il fatto che, come si evince dalla foto, il segnale era poco visibile. E Il Codice della Strada prevede che la segnaletica utilizzata per i divieti di sosta temporanei debba essere visibile (art. 39 del Codice della Strada) e collocata ad ogni intersezione con altre strade e NON a ridosso di siepi, alberi o cassonetti della spazzatura. Quindi la bancarella del “siminzaro” non rappresenta un ostacolo alla visibilità del segnale? Segnale peraltro alquanto discutibile. Un foglio di carta, attaccato con lo scotch su un cartello verticale, che il vento potrebbe far volare via in qualsiasi momento. Forse il “siminzaro” è stato usato come un dissuasore di sosta, ai sensi dell’art.42 del Codice della Strada?  Spero che la solerzia dimostrata dai Vigili Urbani in questo giorno così importante sia anche nei confronti dei parcheggiatori abusivi, delle roulotte che stazionano al Salato, dei cumuli di rifiuti che straripano nelle strade. E spero, per restare in tema con quanto ho scritto, che si provveda al più presto a rimuovere qualsiasi ostacolo che impedisca una corretta visibilità dei segnali stradali. Buona Pasqua, felice di aver contribuito a rimpinguare le casse del Comune di Marsala“.

Floriana Oliva