Da Mozia a Himera, per conoscere le nostre radici: a Erice due giorni di incontri

redazione

Da Mozia a Himera, per conoscere le nostre radici: a Erice due giorni di incontri

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venerdì 01 Aprile 2022 - 11:38

Un focus di due giorni per conoscere più approfonditamente tutto ciò che c’era attorno al popolo degli Elimi: dai territori, ai popoli, alle culture.

A organizzarlo presso l’aula magna nell’ex chiesa di San Domenico della Fondazione “Ettore Majorana” di Erice è il Parco archeologico di Segesta che giovedì 7 e venerdì 8 aprile ha chiamato a raccolta docenti universitari e ricercatori che hanno studiato in questi anni nei siti archeologici più importanti della Sicilia occidentale.

Rossella Giglio

Questo secondo appuntamento a Erice, voluto dal Direttore del Parco Rossella Giglio, segue di alcuni mesi quello dello scorso settembre quando per tre giorni, sempre a Erice, si è discusso sul popolo degli Elimi, con studi e ricerche illustrate anche agli studenti dei Licei della provincia di Trapani collegati in videoconferenza. «Stavolta vogliamo puntare l’attenzione per conoscere più approfonditamente tutto il mondo antico “oltre gli Elimi”. Ecco perché abbiamo voluto dare questo titolo al convegno della prossima settimana», spiega il Direttore Giglio.

Il focus è sull’archeologia della Sicilia Occidentale, che parte dai territori occupati dagli Elimi (Segesta, Entella ed Erice) e si allarga ai siti vicini. Del resto l’identità a questa parte di Sicilia è legata agli Elimi ma anche ai Sicani e ai Siculi. Tra gli interventi d’apertura c’è quello dell’Assessore regionale ai beni culturali Alberto Samonà, del professor Antonino Zichichi, Presidente della Fondazione “Ettore Majorana” e del sindaco di Erice Daniela Toscano.

Poi, tra le relazioni scientifiche, quella di Roberto Sammartano dell’Università di Palermo (La Sicilia prima dei Siculi: Elimi e Sicani tra mito e politica), Salvatore De Vincenzo dell’Università della Tuscia (Oltre la guerra. Erice nelle vicende belliche della Sicilia tra l’età arcaica e l’età romana).

SI PRESENTA IL VOLUME DI LUCIANO AGOSTINIANI

Nell’ambito della due giorni, giovedì 7, alle ore 18, verrà presentato il volume monografico “Iscrizioni anelleniche di Sicilia. Le iscrizioni elime appendice 1978-2020”, pubblicato per “Elymos”, Quaderni del Parco archeologico di Segesta. A presentarlo sarà Carmine Ampolo, docente emerito della Scuola Normale di Pisa.

Nella giornata di giovedì, dalle ore 9,15, interverranno anche: Massimo Cultraro del Cnr-Ispc e Maria Pamela Toti della Fondazione G. Whitaker, Isola di Mozia sul tema “Mozia: documenti di fase protostorica tra i materiali della collezione Whitaker”; Federica Spagnoli dell’Università Sapienza di Roma su “Fenici ed Elimi a Mozia: la ceramica elima nei contesti moziesi tra l’VIII e il VII secolo a.C.”; Francesca Oliveri della Soprintendenza del mare e Pamela Toti della Fondazione G. Whitaker, Isola di Mozia su “Mozia oltre… Le fasi tarde del Santuario di Cappiddazzu”; Stefano Vassallo (La topografia di Himera attraverso l’archeologia); Gilberto Montali, Chiara Portale, Monica De Cesare, Massimo Limoncelli (Himera: la ripresa delle indagini nella “città bassa”); Elena Mango (Himera. Le ricerche archeologiche dell’Università di Berna sul Piano del Tamburino).

Nella giornata di venerdì (dalle 9,30) interventi di: Maurizio Cattani (Università di Bologna) su “L’abitato dell’età del Bronzo di Mursia (Pantelleria) nel contesto della protostoria della Sicilia occidentale”; Thomas Schäfer dell’Eberhard Karls Universität Tübingen (Pantelleria in età romana: i risultati delle recenti campagne esplorative); Francesca Spatafora (Panormos tra Phoinikes ed Elymoi:la documentazione archeologica); Paola Sconzo, UniPa (Scavi e ricerche recenti dell’Università di Palermo sull’isola di Mozia 2017-2021); Martina Seifert e Debora Oswald dell’Universität Hamburg (La carta archeologica di Lilibeo); Alessia Mistretta dell’Università di Ginevra (Lilibeo: da approdo cartaginese a Colonia Helvia Augusta Lilybitanorum); Chiara Portale e Gilberto Montali, UniPa (Nuovi dati sulle aree sacre di Solunto); Annapaola Mosca della Sapienza di Roma (Tra Lilybaeum e Mazara del Vallo: ricerche non invasive nel territorio tra i fiumi Sosio e Mazaro); Aurelio Burgio, UniPa (Insediamenti, paesaggio rurale, sistemi viari nella Sicilia nord-occidentale); Oscar Belvedere, UniPa (La carta archeologica del comune di Castellammare del Golfo); Barbara Lottero (Meta-comunicare il progetto culturale Elymos 2.0 del Parco archeologico di Segesta). La conclusione è affidata al Direttore del Parco Rossella Giglio.

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