Abbiamo letto, e lo riportiamo in cronaca, dell’incontro che il sindaco di Marsala ha avuto nei giorni scorsi con i titolari e i rappresentanti delle aziende del comparto Deposito di Carburanti per discutere del “caro gasolio” causato dalla guerra in Ucraina e degli effetti a cascata che sta avendo sull’economia locale.
Diciamo subito che condividiamo l’iniziativa. Abbiamo sempre sostenuto che un sindaco è il capo di una comunità e non può e non deve occuparsi soltanto delle competenze che la legge gli assegna. Se una strada è scarsamente illuminata ma è provinciale, il primo cittadino di quel comune ha il dovere di perorare la causa delle lampadine mancanti perché ricade sul territorio comunale e perché lì vi abitano i cittadini amministrati da lui amministrati. Quindi bene l’iniziativa così come quella di raccordarsi con gli operatori del comparto dell’agricoltura, come è stato fatto nel recente passato. Aggiungiamo porto e ospedale e chiudiamo lì la faccenda.
Ritorniamo al caro carburante. I marsalesi (come del resto gli italiani e gli europei) non potranno mantenere a lungo, soprattutto quelli a cui la benzina serve per spostarsi per lavoro, questo tenore di vita. Abbiamo fondato la società sul carburante che deriva dal petrolio e se i prezzi vanno alle stelle e gli introiti delle famiglie rimangono sempre gli stessi, non dureremo a lungo. E neppure siamo tanto convinti che i provvedimenti del governo (quello dei Migliori, ricordate?) sul caro benzina calmieranno più di tanto il prezzo alle pompe… La colpa è della guerra, inutile e canaglia. Più sparano, più uccidono cittadini ucraini indifesi, più da noi aumenta la benzina (e di conseguenza tutti i beni che tramite il carburante viaggiano).
Come avete constatato appena, la Tv (potenza dei mezzi d’informazione…) ha parlato di aumenti, il prezzo della benzina è volato alle stelle. Noi non c’eravamo ma siamo convinti che nel corso dell’incontro il sindaco, perché anche lui presumibilmente usa la sua vettura, avrà chiesto come mai il carburante che era nelle cisterne dei grossisti e in quelle dei rifornimenti e che si presume sia stato acquistato da tempo, sia aumentato all’improvviso.
Signor sindaco, è questo che la maggior parte dei cittadini marsalesi si è chiesta in questi giorni. La sera il prezzo era quello tradizionalmente alto e l’indomani è aumentato in maniera esponenziale. Andremo piedi che ci fa pure bene, ma almeno sapremo chi ci ha guadagnato (all’improvviso…)