La Riserva dello Stagnone continua ad essere una discarica a cielo aperto

redazione

La Riserva dello Stagnone continua ad essere una discarica a cielo aperto

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sabato 15 Gennaio 2022 - 08:20

La Riserva dello Stagnone continua ad essere una discarica abusiva a cielo aperto. La costa bassa, le acqua poco profonde e il suggestivo tramonto vengono sporcati di continuo da persone incivili che gettano i propri rifiuti in maniera del tutto illecita.

I sacchi neri fanno sempre “bella mostra” fuori dai cassonetti della differenziata, altri vengono gettati tra il verde a riva, bidoni e altra plastica, insieme ad altre tipologie di rifiuti sono sparpagliati in giro vicino la pista ciclabile perché, se i sacchetti vengono abbandonati, è facile che qualche animale vada in cerca di cibo.

Tra erosione costiera e immondizia, tra la pista ciclabile invasa nelle settimane scorse dai detriti del mare e solo in parte ripulita, con qualche incosciente che tenta di rovinarla, la Riserva dello Stagnone dovrebbe essere invece valorizzata.

Ed è necessario anche un controllo attraverso telecamere di video-sorveglianza, pure itineranti. Ecco perché ci vuole maggiore chiarezza tra ex Provincia e Comune nella gestione della laguna che, nei mesi scorsi, soprattutto d’estate, ha portato a tante, troppe polemiche sulla viabilità. Quest’anno potrebbe tutto ripetersi. Oppure no. Dipenderà dalla politica e dall’Amministrazione della Città il futuro della Riserva.

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2 commenti

  1. Da anni lo Stagnone è stuprato dagli stessi cittadini incivili, pronti a utilizzarlo per le foto con i cellulari, gli happy hours conditi da musica ad alto volume ed alcolici, le foto per i matrimoni, le “passeggiate” inquinanti con le auto incolonnate in file lunghissime…i rifiuti sono la conseguenza di tutto ciò (anche ad opera di irregolari e non residenti non adeguatamente informati da chi spesso affitta in nero!)….il tutto condito da un cronico disinteresse da parte degli amministratori che a vario titolo si succedono nel corso degli anni…
    Per quanto riguarda la “pista ciclabile “ questa meriterebbe un discorso a parte quale tipico ulteriore esempio di incuria e disorganizzazione fin dalla progettazione e messa in opera: di fatto, in gran parte, non esiste più…

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  2. Finalmente Qualcuno dà il quadro reale della situazione. Sarò banale, ma finché, non la politica, ma i partiti che la professano (e la mortificano), quindi le persone deputate e delegate da Noi Stessi, che stiano in maggioranza o in opposizione, non creeranno un vero “statuto di comportamento e fruizione” del bene in questione, vedo all’orizzonte un decadimento ancora più squallido. Mara

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