Vicino le ferrovie marsalesi niente terreni incolti, case pericolanti e animali

redazione

Vicino le ferrovie marsalesi niente terreni incolti, case pericolanti e animali

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martedì 07 Dicembre 2021 - 09:00

Vicino le ferrovie marsalesi niente terreni incolti, case pericolanti e animali

Ferrovia: firmata ordinanza per eliminare i fattori di pericolo

Il provvedimento è per la linea ferrante ricadente nel territorio marsalese, su richiesta di Ferrovie Italiane e nel rispetto del Dpr 753/80.

Ecco cosa prevede l’ordinanza nei terreni vicino il passaggio dei treni

All’articolo 42 del suddetto decreto, si evince: “Coloro che esercitano sui fondi adiacenti alle ferrovie attività di pascolo, di allevamento o di riproduzione di bovini, equini, cervi, cinghiali o comunque di animali di grossa taglia, devono apporre, lungo il tratto di terreno avente la detta destinazione, in prossimità della sede ferroviaria, recinzioni stabili e permanenti, idonee ad impedire che il bestiame si introduca nella sede stessa”.

La norma continua: “Identico obbligo sussiste pure per coloro che esercitano riserve di caccia e bandite con cervi, cinghiali o altri animali di grossa taglia, poste, in vicinanza di ferrovie”.

Sempre l’articolo 42: “L’obbligo suddetto sussiste pure per coloro che esercitano le attività di cui ai commi precedenti su fondi non direttamente confinanti con la sede ferroviaria per i quali sia stata fatta motivata richiesta in merito dall’ufficio lavori compartimentali delle F. S., per le ferrovie dello Stato, e dal competente ufficio per le ferrovie in concessione”.

In tal caso il termine … decorre dalla data di notificazione della richiesta. Le recinzioni devono rispondere a requisiti tecnici di sicurezza ampiamente cautelativi, avuto riguardo allo stato dei luoghi ed alla specie di bestiame”.

Qualora non si ottemperi a tali disposizioni entro i termini, deve cessare l’utilizzo dei fondi per le attività previste. Le multe vanno da 300mila a 900mila euro.

L’articolo 44 recita: “E’ vietato porre impedimento al libero scolo delle acque nei fossi laterali alle linee ferroviarie come pure è vietato impedire il libero deflusso delle acque che si scaricano dalle linee stesse sui terreni. E’ vietato scaricare nei fossi laterali o immettere in essi acque di qualunque natura salvo concessione dell’azienda esercente” con multe da 30mila a 90mila euro.

L’art. 47 infine dice:I fabbricati le opere di qualunque genere esistenti lungo le ferrovie debbono essere mantenuti in condizioni tali da non compromettere la sicurezza dell’esercizio”; in questo caso l’ammenda prevista va dai 300mila ai 900mila euro.

L’eventuale demolizione viene disposta con ordinanza del Prefetto, con spese a carico dei trasgressori. Non è neppure prevista la possibilità di depositare pietre o altro materiale vicino la linea ferrata.

Per cui l’ordinanza del sindaco Massimo Grillo ordina a tutti i proprietari, conduttori e detentori a vario titolo, di verificare ed eliminare i fattori di pericolo. 

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